In questo articolo

  • Cosa significa investire
  • Perché è importante investire
  • Che cos'è l'inflazione?
  • In cosa è possibile investire?
  • Dove si investe?
  • E le tasse?
  • Le imposte sui profitti: 26% e 12,5%
  • Redditi da capitale e redditi diversi
  • Witholding tax (ritenuta alla fonte)
  • Regimi di tassazione
  • Imposta di bollo

Cosa significa investire e come iniziare a farlo

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Financedrip
18 Giugno 2023
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Cosa significa investire

Cosa vuol dire investire e come si fa nel pratico

Cosa significa investire

Investire significa utilizzare del denaro o altri beni per ottenere un guadagno o altri benefici a lungo termine. Solitamente questo coincide con utilizzare fondi ai fini di attività produttiva o economica. Ci sono molti modi per investire, come ad esempio acquistare azioni di società quotate in borsa, immobili, obbligazioni societarie, titoli di stato, attività di impresa.

Le aziende si quotano in borsa per ottenere capitale e finanziare le proprie attività, stati ed aziende emettono obbligazioni per finanziare le spese, gli immobili solitamente pagano affitti e le attività generano vendite ed occupazione. In questo gli investimenti si differenziano dalla speculazione, che consiste nell'acquistare uno strumento con il solo scopo di rivenderlo a qualcuno che sarà disposto a pagarlo di più.

Investire significa destinare le risorse così da contribuire alla crescita economica, ricevendo interessi o parte dei profitti.

Gli investimenti sono una parte importante dell'economia fin dall'antichità. Uno dei primi esempi di investimento è il prestito di denaro a interesse, che è stato praticato in diverse culture per secoli. Nel mondo antico, i prestiti a interesse erano spesso effettuati dai ricchi ai poveri, mentre nel Medioevo i prestiti a interesse erano effettuati principalmente dalle banche.

Perché è importante investire

Tutti coloro che hanno più denaro del necessario dovrebbero investirne una parte, ci sono diverse ragioni per è importante:

  • Aumentare il proprio patrimonio: gli investimenti possono aiutare a generare un reddito aggiuntivo e a far crescere il proprio patrimonio nel corso del tempo.
  • Proteggere il potere di acquisto: l'inflazione riduce il valore del denaro nel tempo, la liquidità si svaluta continuamente ed inesorabilmente, è il peggior strumento per preservare il proprio potere d'acquisto.
  • Prepararsi per il futuro: gli investimenti possono aiutare a prepararsi per il futuro, ad esempio mettere da parte un tesoretto per la pensione, l'università dei figli, l'acquisto di una casa o per altri obiettivi importanti a lungo termine.

Investire comporta anche dei rischi, nessun investimento ne è esente. Un investitore intelligente diversifica il proprio patrimonio su un elevato numero di attività diverse, al fine di minimizzare il rischio che una di esse avrebbe presa singolarmente.

E' importante tenere presente che a rendimenti più elevati corrisponde una maggiore oscillazione di valore.

Che cos'è l'inflazione?

L'inflazione è l'aumento generale dei prezzi dei beni e dei servizi in un'economia. Ciò significa che il potere di acquisto del denaro diminuisce continuamente, tanto più quanto più è alta l'inflazione, poiché occorre più denaro per acquistare gli stessi beni e servizi di prima.

Per esempio, supponiamo che tu abbia 100 euro e che i prezzi dei beni e dei servizi aumentino del 2% l'anno a causa dell'inflazione. Alla fine dell'anno, avrai bisogno di 102 euro per acquistare gli stessi beni e servizi di prima. Ciò significa che il potere di acquisto del tuo denaro è diminuito di 2 euro. Se l'inflazione continuasse ad aumentare ad un tasso del 2% l'anno, alla fine dell'anno successivo avresti bisogno di 104,04 euro per acquistare gli stessi beni e servizi di prima, e così via.

L'inflazione ha un impatto significativo sul valore del denaro nel tempo, quindi è importante tenere conto dell'inflazione quando si pianificano gli investimenti e si valutano le opzioni di risparmio a lungo termine.

Secondo i dati pubblicati dall'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), l'inflazione media annua in Italia è stata del 2,2% negli ultimi 30 anni. Tuttavia, ci sono stati alcuni periodi in cui l'inflazione è stata più alta o più bassa di questa media. Ad esempio, durante gli anni '90, l'inflazione è stata relativamente bassa, con un tasso medio annuo del 1,9%. Dopo il 2000, l'inflazione è aumentata leggermente, arrivando al 2,4% nel 2004. Negli ultimi anni, l'inflazione è rimasta intorno al 2%, con picchi leggermente più alti nel 2011 e nel 2018. Recentemente a seguito dell'invasione Russa dell'Ucraina e dell'aumento dei prezzi energetici, l'inflazione è salita considerevolmente, raggiungendo e superando il 9%.

È importante tenere conto dell'andamento dell'inflazione quando si pianificano gli investimenti e si valutano le opzioni di risparmio a lungo termine, scegliere asset estremamente difensivi con rendimenti molto contenuti, può facilmente risultare in una perdita di potere d'acquisto sul lungo termine. E' molto più efficace adottare un portafoglio bilanciato o moderato, con asset redditizi di diversa natura che si bilanciano l'uno con l'altro, per aumentare la diversificazione, il rendimento atteso e ridurre l'oscillazione totale del portafoglio.

In cosa è possibile investire?

Ci sono molti modi per investire il proprio denaro, alcuni dei quali sono:

  • Investimenti in azioni: le azioni rappresentano una quota di proprietà in una società quotata in borsa. Investire in azioni può essere rischioso, poiché il valore delle azioni può aumentare o diminuire in base alla performance della società e alle condizioni del mercato. Tuttavia, le azioni possono anche offrire rendimenti elevati a lungo termine.
  • Investimenti in obbligazioni: le obbligazioni sono titoli di debito emessi da società o governi per raccogliere fondi. Gli investitori che acquistano obbligazioni ricevono interessi periodici ed il capitale viene restituito alla scadenza del titolo. Le obbligazioni sono generalmente considerate meno rischiose delle azioni, ma offrono anche rendimenti più bassi. Se vuoi saperne di più sulle obbligazioni consulta la guida completa
  • Investimenti immobiliari: gli investimenti immobiliari possono includere l'acquisto di proprietà per la locazione o l'acquisto di terreni per lo sviluppo. Gli investimenti immobiliari possono essere rischiosi, soprattutto se si tratta di immobili acquistati fisicamente. Si può investire in immobili anche acquistando REITs ed ETF su REITs, ottenendo un esposizione a centinaia di immobili anche con un basso capitale. E' più facile e meno rischioso.
  • Investire in ETF: Un ETF (Exchange Traded Fund) è un fondo a basse commissioni di gestione negoziato in Borsa come le normali azioni. Si caratterizza per il fatto di avere come unico obiettivo quello di replicare fedelmente l’andamento e quindi il rendimento di indici azionari, obbligazionari o di materie prime.

Un ETF di fatto è un fondo che possiede al proprio interno tanti titoli. Ci sono molti vantaggi nell'investire in ETF. Tra questi troviamo la diversificazione, poiché gli ETF ti aiutano a distribuire il rischio e minimizzarlo. Inoltre, gli ETF sono facili da negoziare e possono essere acquistati e venduti in qualsiasi momento della giornata.

Leggi la nostra guida completa sugli ETF, la nostra selezione dei migliori ETF e su come costruire un portafoglio di ETF

Nessun investimento è privo di rischio. Il rischio è una parte intrinseca dell'investimento e può essere calcolato utilizzando diversi indicatori, il più utilizzato è la volatilità.

La volatilità è un indicatore che misura l'incertezza e la variabilità del rendimento di un titolo finanziario. Con tale indicatore misuriamo cioè l'ampiezza dei futuri movimenti del prezzo di un qualsiasi asset quotato. Ad esempio le azioni hanno un prezzo che oscilla frequentemente, pertanto sono più volatili. Le obbligazioni hanno un prezzo più stabile, pertanto lo sono meno.

All'interno del panorama delle azioni e delle obbligazioni ovviamente vi sono alcune che sono più o meno volatili della media, questo per via dei propri fattori di rischio. Ad esempio un titolo di stato venezuelano sarà molto più volatile di uno tedesco.

La liquidità, ovvero il denaro contante o depositato in conti correnti o di risparmio, ha volatilità zero in quanto il suo prezzo non cambia. Tuttavia è un investimento a perdere, questo perché la perdita di valore è certa a causa dell'inflazione.

Gli investimenti con una minore oscillazione del prezzo sono i conti deposito e le obbligazioni, in particolare i titoli di stato. Puoi approfondire gli investimenti sicuri nell'articolo dedicato. Un conto deposito è un tipo di prodotto finanziario che consente di depositare denaro in un conto presso una banca o un'altra istituzione finanziaria e di ricevere un tasso di interesse sull'importo depositato. I conti deposito sono considerati una forma sicura di investimento, poiché il denaro è garantito dallo Stato fino a un importo massimo di 100.000 euro.

I conti deposito possono essere:

  • Conto deposito vincolato: è un tipo di conto deposito in cui il denaro viene depositato per un periodo di tempo prestabilito, solitamente compreso tra uno e cinque anni. I conti deposito vincolati offrono tassi di interesse più elevati rispetto ai conti deposito svincolabili, ma il denaro è bloccato per il periodo di tempo stabilito e non può essere prelevato prima della scadenza.
  • Conto deposito svincolabile: è un tipo di conto deposito in cui il denaro può essere prelevato in qualsiasi momento senza alcuna penalità. I conti deposito a vista offrono tassi di interesse più bassi rispetto ai conti deposito vincolati, ma offrono maggiore flessibilità.

Prima di scegliere un conto deposito, è importante confrontare i tassi di interesse offerti dalle diverse banche e istituzioni finanziarie e valutare i termini e le condizioni del prodotto. Inoltre, è importante considerare le proprie esigenze finanziarie a breve e lungo termine prima di scegliere se vincolare dei fondi. Se vuoi conoscere i conti depositi disponibili attualmente, puoi utilizzare lo strumento di ricerca di Financedrip.

I titoli di stato sono strumenti finanziari emessi da un governo per finanziare la propria spesa pubblica. Quando acquisti un titolo di stato, stai prestando denaro al governo che emette il titolo e in cambio ricevi una cedola periodica e il rimborso del capitale alla scadenza del titolo.

I titoli di stato sono generalmente considerati investimenti a basso rischio perché sono garantiti dal governo emittente. Tuttavia, il livello di rischio varia a seconda del paese emittente e della sua situazione economica e finanziaria. I titoli di stato emessi da paesi con una solida situazione economica e un elevato rating creditizio sono considerati più sicuri e offrono rendimenti inferiori rispetto ai titoli emessi da paesi con una situazione economica più debole e un rating creditizio inferiore.

Esistono anche titoli di stato indicizzati all'inflazione, che offrono una protezione contro l'aumento dei prezzi al consumo. Questi titoli sono concepiti per aiutare gli investitori a proteggersi dall'impatto negativo dell'inflazione collegando contrattualmente il capitale e gli interessi dei bond a una misura dell'inflazione riconosciuta su scala nazionale, come il Consumer Price Index negli Stati Uniti e il Retail Price Index nel Regno Unito.

I buoni del tesoro pluriennali e i buoni ordinari del tesoro (BTP e BOT) sono estremamente popolari tra i risparmiatori italiani. Siccome l'Italia non ha un rating creditizio particolarmente elevato, questi offrono buoni rendimenti. Tuttavia sconsigliamo per motivi prudenziali di concentrare tutto l'investimento in BTP e BOT, è importante diversificare.

L'oro è considerato materia di investimento, qui puoi scoprire come investire in oro.

Arte, gioielli, vini e altri beni di lusso rappresentano investimenti complessi ad alto rischio, che richiedono capitali e competenze.

Dove si investe?

Investire è un attività che si fa prevalentemente on-line (con l'eccezione di oro e immobili acquistati fisicamente).

Per investire è necessario avere un deposito titoli presso una banca oppure un account presso una SIM / Broker online.

Banche italiane più utilizzate per gli investimenti:

  • Fineco
  • Webank
  • Banca Sella

Broker italiano più utilizzato: Directa

Broker esteri più utilizzati:

  • DEGIRO
  • Interactive brokers
  • Etoro
  • Trading 212
  • Scalable capital

Le banche sono solitamente più care e con una minore offerta di strumenti e opzioni di investimento, molte hanno a disposizione esclusivamente l'accesso a borsa italiana. In compenso sono molto comode poiché forniscono anche tutte le funzionalità di conto corrente e pagamenti.

I broker forniscono piattaforme pensate appositamente per gli investitori, per cui hanno spesso un'offerta ampia e completa di strumenti e borse, nonché commissioni competitive.

I broker esteri in particolare hanno spesso le migliori app per esperienza d'uso e le commissioni più basse sul mercato, tuttavia offrono esclusivamente il regime dichiarativo per cui l'utente deve dichiarare autonomamente le tasse, spesso con l'ausilio di un commercialista e costi aggiuntivi. Pertanto le sconsigliamo agli utenti alle prime armi.

Directa in tal senso offre un compromesso tra costi e strumenti, offrendo il regime amministrato.

In questo articolo approfondiamo le app di investimento che utilizziamo in redazione.

E le tasse?

Vediamo ora insieme come funziona la tassazione degli investimenti in Italia:

Le imposte sui profitti: 26% e 12,5%

Allo stato spetta un imposta del 26% su tutti i guadagni derivanti da strumenti finanziari:

  • Vendita di un ETF in profitto
  • Rimborso di un obbligazione acquistata sotto quota 100 es. compri un lotto di un obbligazione che quota € 90, spesa € 900. Quando scade e rimborsa € 1000, pagherai il 26% sulla differenza tra acquisto e rimborso.
  • Incasso di cedole delle obbligazioni
  • Distribuzione degli ETF che distribuiscono i profitti
  • Vendita di un azione in profitto
  • Vendita di un obbligazione in profitto prima della scadenza

Fanno eccezione i titoli di stato dei paesi inseriti nella White list, tra cui figurano la maggior parte degli stati europei, più Cina, Stati Uniti e molti altri, qui una lista. I guadagni su questi titoli di stato, che siano incasso di cedole, vendita o differenza su rimborso, saranno tassati ad un aliquota inferiore, ovvero il 12,5%.

Redditi da capitale e redditi diversi

La normativa Italiana prevede che ci siano due tipi di reddito quando guadagnamo/perdiamo con strumenti finanziari: i redditi da capitale ed i redditi diversi. Quando un investitore chiude una posizione in perdita, accumula una minusvalenza, questa potrà essere "recuperata" dalla tassazione di uno strumento della stessa categoria. esempio: vendo un azione in perdita di € 20 ed un altra in guadagno di € 120. Siccome questa minusvalenza e questa plusvalenza sono entrambe redditi diversi, pagherò le tasse sul guadagno effettivo che è € 100, siccome dal guadagno di 120 tolgo la perdita di 20.

Sono redditi da capitale:

  • Cedole delle obbligazioni
  • Dividendi delle azioni
  • Distribuzione degli ETF
  • Plusvalenze da ETF
  • Interessi del conto deposito

Sono redditi diversi

  • Plusvalenze / minusvalenze da azioni ed obbligazioni
  • Plusvaleze / minusvalenze da ETC, ETN ed ETP
  • Minusvalenze da ETF
Salta subito all'occhio che gli ETF sono l'unico strumento per cui lo stato Italiano non ha previsto di poter compensare le plusvalenze con le minusvalenze. Questa scelta legislativa è sicuramente illogica ed è un fastidio per l'investitore

Difatto se un investitore vende un ETF in perdita ed uno in profitto, pagherà il 26% su tutto il guadagno e non potrà scaricare fiscalmente la perdita. Ci auguriamo che lo stato si renda conto del problema della tassazione degli ETF e vi ponga rimedio.

Witholding tax (ritenuta alla fonte)

Molti paesi applicano un'imposta aggiuntiva sui dividendi quando questi vengono percepiti da investitori stranieri. A cui lo stato italiano successivamente applica l'imposta del 26%.

Per fare un esempio, ipotizziamo che possiedi azioni Coca Cola e che questa ti paghi € 100 di dividendi, questo è quello che succede:

Emissione dividendo € 100 - Witholding tax USA 30% = € 70, alla ricezione dividendo, imposta reddito da capitale italiana 26% sui € 70 ricevuti, € 70 - € 18,20 = € 51,8

Dividendo iniziale € 100, dividendo post tasse € 51,80

La Witholding tax in molti casi ha l'effetto di massacrare i dividendi che riceviamo da azioni estere

Ogni paese ha delle proprie regole per calcolarla e delle aliquote differenti. Nel caso specifico degli USA, gli investitori italiani possono richiedere l'applicazione di una tassa inferiore, ovvero il 15%, compilando periodicamente un apposito modulo chiamato W8-Ben.

L'investitore accorto pertanto necessita di valutare molto attentamente la normativa dei paesi dove intende acquistare le azioni, non solo a livello fiscale ma anche burocratico.

Gli investitori in fondi/ETF da questo punto di vista sono facilitati, in quanto questi si occupano di pagare le ritenute alla fonte su cedole e dividendi al posto dell'investitore prima di distribuirgli i proventi (o reinvestirli nel caso degli ETF ad accumulo). Inoltre gli ETF hanno spesso sede in nazioni con una normativa fiscale accomodante, come Irlanda e Lussemburgo, al fine di ridurre l'impatto delle imposte.

Regimi di tassazione

Gli investitori solitamente devono scegliere tra regime amministrato e regime dichiarativo.

Il regime gestito è quello di coloro che danno mandato a terzi di investire i propri soldi, in questo caso il gestore applicherà le tasse ogni anno utilizzando la differenza tra il valore totale degli investimento l'anno precedente e quello successivo, non approfondiremo questa tematica in quanto non di interesse per chi investe in prima persona.

Regime amministrato: l'intermediario es. la banca o Directa che è una SIM italiana, si occupa di pagare le imposte al posto dell'investitore, utilizzando i soldi del conto/dell'account. In questo caso l'investitore non deve preoccuparsi della questione. Lo svantaggio è che le tasse vengono applicate subito a transazione effettuata e non alla fine dell'anno fiscale.

Regime dichiarativo: tipico degli economici broker online esteri, in questo caso sarà l'investitore a doversi occupare della tassazione,  dichiarando plusvalenze, minusvalenze, capitale investito ecc.. annualmente insieme alla dichiarazione dei redditi. E' un attività complessa e sbagliare espone a rischio di sanzioni, pertanto la maggior parte di coloro che investono col regime dichiarativo paga un commercialista annualmente. Sconsigliamo vivamente ad investitori non esperti di cimentarvisi. Alcuni broker come Directa e Scalable, forniscono annualmente un report precompilato da copiare in dichiarazione, tuttavia Degiro sono già due anni che lo invia errato, causando problemi agli investitori.

Per chi opera con importi elevati o effettua poche operazioni annue, l'impatto delle commissioni sull'investimento è molto basso, pertanto consigliamo l'utilizzo di intermediari che offrono il regime amministrato.

Per chi ha un operatività elevata, necessità di una maggiore gamma di prodotti o già paga un commercialista per altre sue esigenze, i broker esteri possono essere un'ottima soluzione.

Se vuoi saperne di più sugli intermediari più famosi e quelli che utilizziamo, vai all'articolo dedicato.

Imposta di bollo

Sugli investimenti è applicata un imposta di bollo pari allo 0,20% del capitale investito. Va pagata almeno annualmente, la maggior parte degli intermediari in regime amministrato la applicano con cadenza trimestrale.