In questo articolo

  • Introduzione
  • Le caratteristiche dei migliori ETF
  • I migliori (secondo noi) ETF per ogni categoria di investimento
  • Conclusioni

I migliori ETF per investire (guida aggiornata al 2023)

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Financedrip
23 Dicembre 2023
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I migliori ETF

Scopri quali sono con la guida completa aggiornata al 2023

Introduzione

Come tutti gli investimenti, la scelta dell'ETF dipende in larga parte dai propri obiettivi di investimento e profilo di rischio. Un "buon ETF" potrebbe non esserlo per tutti gli investitori, bisogna essere consapevoli e capire in cosa si vuole investire. Su financedrip puoi trovare articoli di approfondimento su molteplici argomenti, nonché una community aperta e disponibile con cui confrontarti ed avere un proficuo scambio di idee.

Se vuoi approfondire cos'é un ETF e come funziona ti consigliamo di consultare la guida completa.

C'è molta differenza tra "in cosa investe un ETF" e le caratteristiche tecniche e strutturali dell'ETF. Sulla prima possiamo dare consigli generici, che vanno in ogni caso approfonditi sulla base della propria situazione. In merito alle seconde è invece molto più facile darsi una scala qualitativa.

Le caratteristiche dei migliori ETF

Immagina di star cercando un ETF sull'S&P500, l'indice più famoso e gettonato al mondo. Vista la sua grande popolarità quasi ogni provider di ETF ne ha uno (o più d'uno) sull'S&P, potrebbe essere quindi complicato scegliere qual'é il migliore davanti a una decina di fondi apparentemente identici!

I vari ETF sull'S&P infatti hanno la stessa performance perché investono nelle stesse cose, come scegliere allora?

Vediamo insieme le caratteristiche tecniche che rendono un ETF migliore dell'altro, al fine di scegliere i migliori ETF:

  • Il TER: il coefficiente di spesa viene prelevato automaticamente dal provider, diminuendo il valore della tua quota. Questo comprende sia il guadagno dell'emittente stesso che i costi per mantenere aggiornate le posizioni dell'ETF. Gli indici più "facili" da replicare come l'S&P500 hanno solitamente TER minori di indici con caratteristiche più complesse, ad esempio un ETF che investe in azioni a bassa volatilità. Siccome le obbligazioni scadono e devono essere ciclicamente sostituite, gli ETF di obbligazioni in molti casi costano più di ETF azionari. Stesso concetto per ETF che applicano copertura valutaria, il provider deve fare più lavoro quindi carica più spese. Il TER medio di un ETF si aggira attorno allo 0,20%, costo assolutamente irrisorio se paragonato ad investimenti attivi, molto sostenibile anche sul lungo termine. Sconsigliamo vivamente di basare le proprie scelte di investimento su questo parametro visti i costi medi molto bassi, se nella tua strategia servono "azioni bassa volatilità" non ha alcun senso acquistare "azioni americane" solo perché hanno un TER inferiore. Tuttavia qualora dovessi confrontare due indici che investono nella stessa cosa, il TER potrebbe essere un parametro utile da valutare. Per fare un esempio ci sono ETF che investono nell'MSCI World che costano lo 0,50% ed altri che costano lo 0,12%.
  • La liquidità: se un ETF è poco scambiato sui mercati rischi di acquistarlo ad un prezzo più alto del dovuto, oppure venderlo ad un prezzo più basso. Questo perché saranno pochi i venditori/compratori interessati e di conseguenza gli spread che andrai a pagare saranno maggiori. Inoltre un ETF poco liquido, che quindi genera poco interesse e volumi, potrebbe essere delistato dal provider, quando succede le tue quote vengono vendute forzatamente e ti ritrovi coi soldi della vendita sull'account e senza più l'investimento. Questo potrebbe causare delle plusvalenze su cui pagare tasse o minusvalenze da compensare, oltre che essere una seccatura. Siccome gli ETF sono generalmente estremamente liquidi e molto scambiati, questo accade prevalentemente su fondi di "nicchia" che investono in temi o settori molto specifici e di scarso interesse. Un esempio è l'ETF DGEN di HANetf che investiva in società green rinnovabili che distribuiscono energia", un altro esempio sono gli svariati ETF sul mercato Russo, un altro esempio è l'ETF sul mercato della Malaysia di HSBC. ETF più classici non vengono praticamente mai delistati, se non investi in modo particolarmente esotico ha senso preoccuparti solo dello spread. Per guardare quanto un ETF è scambiato puoi cercarlo sul sito di Borsa Italiana ed andare nella sezione "contratti".
  • Il NAV: è il prezzo di acquisto di ogni quota. Siccome due ETF sull'S&P investono nella stessa cosa è ininfluente se le quote di uno costano € 400 e quelle del secondo € 50, la performance sarà identica. E' però obiettivamente più comodo spartire i soldi da investire su diversi ETF se quelli costano € 50 a quota, è invece complicato suddividere l'investimento su diversi ETF con quote con un prezzo elevato. Questa è una caratteristica marginale da considerare ed è ininfluente se operi con cifre medio-alte.
  • La politica di distribuzione: questo punto è soggettivo, non c'é un meglio ed un peggio. Gli ETF ad accumulazione reinvestono automaticamente i profitti, quelli a distribuzione girano cedole e dividendi all'investitore. Entrambe le opzioni hanno pro e contro. L'accumulazione posticipa le tasse, in quanto la tua quota sale di valore ma finché non vendi non incassi, quindi niente tasse sul capital gain, questo fa risparmiare sul lungo termine. Inoltre un investitore potrebbe trovare comodo non dover regolarmente reinvestire i profitti manualmente. La distribuzione invece può essere utile per chi cerca una rendita o di arrotondare le spese, in quanto verrà pagato regolarmente. La maggior parte degli ETF paga con cadenza trimestrale o semestrale, alcuni mensile, altri annuale. La distribuzione può anche essere comoda durante i ribilanciamenti per due motivi: per prima cosa ti permette di focalizzare più denaro sulla posizione che ne necessita maggiormente, acquistandone ulteriori quote con proventi derivanti da ETF diversi, cosa non possibile con fondi ad accumulo in quanto ogni fondo reinveste in se stesso. Il secondo motivo è che non accumulando il NAV tende a rimanere più basso, rendendo quindi più comodo spartire il denaro. (Vedi esempio del NAV sopra). Alcuni investitori trovano gratificante ricevere dividenti e cedole, questo può aiutare a mantenere i nervi saldi durante i cali di mercato, senza vendere e magari incitando l'investitore a comprare maggiormente quando i prezzi sono bassi per ottenere una maggior rendita. Questo è un comportamento notoriamente virtuoso ed ottimale, se la distribuzione lo incentiva può valere molto più del risparmio fiscale dell'accumulo.
  • La copertura valutaria: gli ETF con copertura valutaria non subiscono le oscillazioni sul tasso di cambio. Purtroppo questa minore volatilità la si paga cara, in quanto il costo della copertura è un extra non indicato nel TER e può arrivare al 2% annuo e anche oltre. Siccome le azioni sono un investimento molto volatile, chi acquista ETF azionari tende a sceglierli senza copertura valutaria. Chi acquista ETF obbligazionari Investment Grade (quindi con scopi prettamente difensivi) in alcuni casi potrebbe beneficiare della riduzione di uno dei rischi dell'investimento, tuttavia è da valutare molto attentamente, in quanto ETF su obbligazioni europee hanno simile rendimento per via dei costi minori, nessun rischio valuta e spesso un TER molto basso.
  • La modalità di replica: se è fisica significa che l'emittente acquista personalmente le azioni o obbligazioni del fondo in questione. Replica fisica totale vuol dire che le acquista tutte, replica fisica a campionamento vuol dire che ne acquista la maggior parte. La replica sintetica significa che anziché acquistare le singole posizioni l'emittente acquisterà dei contratti derivati che replicano il prezzo delle varie componenti. La replica fisica è preferibile in quanto i contratti derivati sono maggiormente a rischio in caso di problemi finanziari dell'emittente, in quanto sono detenuti separatamente dal patrimonio dello stesso e sono di fatto di proprietà degli investitori. La replica sintetica può in alcuni casi rendere l'ETF più economico, soprattutto per i mercati di frontiera le cui azioni sono difficili da scambiare.
  • L'emittente: emittenti grandi e con grossi volumi tendono ad avere spread più bassi, liquidare meno ETF e avere una replica più precisa dell'indice. Gli emittenti più importanti sono: Vanguard, iShares, Amundi, Lyxor (che è di proprietà di Amundi), Xtrackers, Spider (abbreviato SPDR). Questi hanno un'enorme offerta di ETF sui più svariati mercati. Vanguard è famosa per avere fondi con TER bassi, da ricerche interne alla redazione segnaliamo che Amundi/Lyxor e Xtrackers spesso offrono TER inferiori alle proposte di iShares sulla medesima categoria di indice, questo perché iShares è più famosa e per fargli concorrenza. Ad esempio XDEV e IWVL investono entrambi in MSCI World Value ma la proposta di Xtrackers costa uno 0,05% meno all'anno. Essendo i volumi di Xtrackers assolutamente soddisfacenti, il NAV simile e la replica fisica, sceglierei quindi l'Xtrackers, come in diversi altri casi simili, ad esempio SWDA contro LCWD (parere personale dell'autore).
Riteniamo che queste siano le caratteristiche più importanti da guardare quando si valuta qualunque etf, seconde solo alla domanda "in cosa investe questo ETF?" in quanto è fondamentale attenersi alla strategia prima di andare a selezionare finemente lo strumento.

I migliori (secondo noi) ETF per ogni categoria di investimento

Per ogni tipologia di investimento abbiamo selezionato alcuni ETF, a nostro avviso i migliori della propria categoria. Per fare questo abbiamo guardato non solo agli aspetti tecnici sopra descritti ma abbiamo anche analizzato attentamente la composizione dell'indice.

Premetto che abbiamo elencato alcuni tra i migliori ETF nelle categorie che riteniamo più importanti da valutare per un investitore europeo, l'offerta di ETF ed indici è sterminata e ce ne sono davvero per tutti i gusti. Molti ottimi ETF non sono inclusi in questa lista, non per motivi di demerito ma per motivi di spazio. Questa vuole essere motivo di spunto e non un punto di arrivo.

Titoli di stato europei a tasso fisso

Titoli di stato europei a tasso fisso, durate selezionate

    Titoli di stato europei a tasso fisso ex. AAA

    Titoli di stato indicizzati inflazione

    • IBCI -  accumulo, europei
    • INFL1 - 1-10 anni, distribuzione, europei
    • ITPS - accumulo, stati uniti
    • TIPU - distribuzione, stati uniti
    • XGIU - accumulo, globali
    • XGIN - accumulo, globali, copertura valutaria

      Titoli di stato globali a tasso fisso

      • GGOV - accumulo
      • XGSH - accumulo, copertura valutaria
      • XGVD - distribuzione, copertura valutaria

      Obbligazioni aggregate globali

      • GLBL - distribuzione
      • EUNA - accumulo, copertura valutaria
      • SPFE - distribuzione, copertura valutaria

      Obbligazioni corporate in dollari

      Obbligazioni corporate in euro

        Obbligazioni corporate in eur/usd, brevi

        • SE15 - distribuzione, eur, 1-5 anni
        • SYBD - distribuzione, eur, 0-3 anni
        • VUSC - distribuzione, usd, 1-3 anni
        • SUSC - distribuzione, usd, 0-3 anni

        Obbligazioni paesi emergenti in dollari

        • VDEA - accumulo
        • VEMT - distribuzione
        • SBEME - accumulo, copertura valutaria
        • EMBE - distribuzione, copertura valutaria

        Obbligazioni high yield corporate

        Azioni europee

        Azioni globali

        Azioni nord america / USA

        Azioni paesi emergenti

        Azioni asia pacifico e giappone

        Azioni small cap

        AzionI fattoriali globali

        • XDEV - accumulo, globale, value
        • XDEB - accumulo, globale, bassa volatilità
        • XDEQ - accumulo, globale, qualità
        • XDEM - accumulo, globale, momentum

        Azioni settoriali globali

        • XDWT - accumulo, globale, tecnologici
        • XDWH - accumulo, globale, sanitati
        • XDW0 - accumulo, globale, energia
        • XDWS - accumulo, globale, consumo di base
        • XDWF - accumulo, globale, finanziari
        • XDWM - accumulo, globale, materiali
        • XWTS - accumulo, globale, telecomunicazioni
        • XDWI - accumulo, globale, industriali
        • XDWC - accumulo, globale, consumi discrezionali
        • XDWU - accumulo, globale, utilities

        Oro fisico e commodities miste

        • WGLD - Oro fisico
        • CMOD - commodities miste, più oro
        • UIQK - commodities miste, meno oro
        • CCEUAS- commodities miste copertura valutaria

        Immobiliare globale

        Speciali, selezionati dalla redazione per meriti particolari

        • GGRA / EGRA - apprezziamo molto la metodologia di indicizzazione
        • Tutta la gamma Vanguard ESG All cap - ottima per ottenere esposizione small senza utilizzare etf specifici
        • VHYL - miglior ETF da dividendo

        In questa guida analizziamo più approfonditamente come costruire un portafoglio di ETF

        Conclusioni

        Speriamo che questa guida possa esserti d'aiuto per confrontare e valutare ETF, ti ricordiamo che prima di ogni cosa è fondamentale sapere in cosa vuoi investire, e solo DOPO andare ad acquistare gli ETF che investono in quello che ti serve. Fare il contrario può essere deleterio.

        Esempio: "voglio investire in un portafoglio semplice composto da azioni globali, azioni europee e titoli di stato europei a tasso fisso" ora che ho deciso vado a vedere quali sono gli ETF migliori per il mio scopo, che investono in azioni globali, europee e titoli di stato europei.