In questo articolo

  • Cosa sono le obbligazioni?
  • La vita di un obbligazione
  • Il prezzo conta
  • La durata e il rendimento
  • La durata e gli investitori
  • La durata e i tassi di interesse
  • Gli ETF di obbligazioni
  • L'emittente conta
  • La cedola variabile e altre complicazioni
  • La valuta delle obbligazioni
  • Come si legge un obbligazione?
  • In che casi comprare ETF obbligazionari o obbligazioni singole?
  • Le tasse!
  • Come trovare obbligazioni?
  • Dove e come comprare obbligazioni?

Obbligazioni: la guida completa per chi parte da zero (Aggiornata al 2023)

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Financedrip
14 Aprile 2024
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Guida alle obbligazioni

Cosa sono e come funzionano?

Cosa sono le obbligazioni?

Le obbligazioni sono titoli di debito emessi da governi o società per raccogliere denaro. Una volta erano un titolo cartaceo, oggi sono detenute e scambiate elettronicamente, come le azioni.

Questi titoli garantiscono al detentore di ricevere il rimborso a scadenza ed interessi periodici fino a tal data. Il principale rischio delle obbligazioni è che l'emittente fallisca, non riuscendo quindi a rimborsarle.

La vita di un obbligazione

Facciamo un esempio pratico: lo stato Italiano deve fare fronte alle spese, oltre a raccogliere le tasse emette delle obbligazioni.

Poniamo caso che voglia raccogliere subito 2.000.000 tramite obbligazioni e sia disposto a pagare un 1,5% di interessi semestrali a chi le detiene fino al 17 maggio 2035, data in cui restituirà il capitale a chi le possiede. Le obbligazioni si contano in lotti da 1000, pertanto per ottenere 2.000.000 è necessario emettere 2.000 lotti.

Il tesoro quindi decide di emettere dei BTP (buoni ordinari del tesoro, che è il modo in cui lo stato italiano chiama i propri titoli di stato con scadenza tra i 3 e i 50 anni). Viene fissata una finestra temporale per il collocamento che dura qualche giorno. Durante il collocamento imprese, stati e investitori prenotano uno o più lotti. Al termine della finestra temporale verranno consegnati agli investitori tutti i 2.000 lotti. Se la richiesta è troppo alta non tutti riceveranno tutti i lotti prenotati. Ovviamente se prenoti 2 lotti e te ne viene dato uno solo, spendi € 1000, non 2000.

A questo punto le obbligazioni sono nel mercato, gli investitori possono venderle e comprarle in borsa ed il prezzo di queste varierà in base a domanda e offerta. E' possibile quindi comprare un lotto pagandolo meno di 1000 se il prezzo è sceso, come il contrario.

Siccome hanno una cedola semestrale dell'1,5%, a maggio e novembre di ogni anno pagheranno 15€ per ogni lotto ai detentori, garantendo quindi un interesse del 3% annuo sul valore nominale (se hai pagato un lotto 950€ anziché 1000, il suo valore nominale è comunque 1000).

Il 17/05/2035 queste obbligazioni scadranno, lo stato ritirerà tutti i lotti e rimborserà gli investitori del totale del valore nominale. Es. se possiedi 10 lotti, verrai rimborsato di € 10.000. Se le hai detenute a lungo, avrai guadagnato anche 15€ al semestre per ogni lotto, grazie agli interessi (detti cedole).

La predicibilità dei rendimenti delle obbligazioni è il principale motivo per cui sono un investimento difensivo. Quanto ne acquisti una sai già che ad una certa data avrai il capitale restituito.

Il prezzo conta

Il prezzo di un obbligazione si conta in centesimi. All'emissione è sempre 100, il che vuol dire che per acquistare X lotti paghi il 100% del valore nominale. Nel caso di 1 lotto (1000€ di valore nominale) pagherai quindi 1000. Siccome dopo l'emissione vengono scambiate in borsa, il prezzo può scendere o salire a seconda di domanda ed offerta.

Esempi:

  1. Se il prezzo è 98, per comprare 1 lotto da 1000 spenderai 1000*98% = 980 €
  2. Se il prezzo è 101, per comprare 1 lotto da 1000 spenderai 1000*101% = 1010 €
  3. Se il prezzo è 95, per comprare 2 lotti da 1000 spenderai 2000*95% = 1900 €
  4. Se il prezzo è 93, per comprare 4 lotti da 1000 spenderai 4000*93% = 3720 €

In ogni caso a scadenza verrà restituito il valore nominale, ovvero € 1000 per ogni lotto.

Se hai comprato (es.4) 4 lotti per € 3720, a scadenza riceverai 4000, guadagnando quindi € 280 oltre alle cedole incassate periodicamente fino a quella data.

Più il prezzo di un obbligazione è basso, maggiore sarà il rendimento, perché restituirà una differenza maggiore a scadenza

Al contrario, se paghi oltre 1000 €  (es.2), a scadenza ti verrà rimborsato meno di quello che hai speso. In tal caso il tuo guadagno sarà: cedole incassate - perdita sul nominale.

La durata e il rendimento

Per calcolare il rendimento annuo di un obbligazione devi fare questo calcolo: (guadagno sul nominale/valore obbligazione) + cedola annua

Poniamo caso che stai pensando di acquistare un obbligazione che quota € 95 e offre cedole del 2% annuo e scade nel 2033.

Sai già che per ogni 1000 che acquisti vai a spendere 950, guadagnando quindi 50 per ogni lotto, oltre al 2% annuo. Decidi di comprarne 15 lotti, ma qual é il rendimento totale?

Spesa: 95*150 = 14.250 €, a scadenza verrai rimborsato di 15.000 quindi sono € 750 di guadagno

Siccome la scadenza è tra 10 anni, è come se avessi incassato € 75 per ogni anno, ovvero lo 0,5%

A questo si aggiunge il 2% di cedola annua, per un totale del 2,5% annuo di rendimento.

Se l'obbligazione avesse avuto scadenza in 5 anni anziché 10, il tuo rendimento sarebbe stato: 750/5 = 150 annuo (1%) + 2% di cedole = 3% annuo complessivo.

La durata e gli investitori

Solitamente gli investitori sono disposti a spendere di più per un guadagno vicino nel tempo, meno per uno che arriverà tra tanti anni.

Per questo un obbligazione tenderà fisiologicamente ad avvicinarsi al prezzo di rimborso man mano che la scadenza si avvicina. Per esempio un obbligazione che scade tra solo 5 mesi, avrà un prezzo molto vicino a 100, siccome un investitore sa' che a brevissimo sarà quello il valore di rimborso, non sarà disposto a comprarla o venderla ad un valore lontano da quello.

E' comune trovare obbligazioni che scadono tra molti anni a valori inferiori o molto inferiori a 100, per esempio un BTP che scade a marzo 2072 e paga cedola del 2,15% viene scambiato oggi ad € 53,98. Vero che per ogni 53,98 € spesi se ne incasseranno 100, ma tra ben 49 anni! Calcolando il rendimento annuo fino alla data di scadenza si ottiene 4,5%.  

Cè anche da considerare che su orizzonti di tempo maggiori cè più incertezza circa l'affidabilità dell'emittente, anche per questo le obbligazioni a lunga scadenza tendono ad offrire un rendimento maggiore, in quanto sono più rischiose e gli investitori saranno disposti a pagarle meno.

Due link che possono esserti utili:

La durata e i tassi di interesse

La politica dei tassi di interesse delle banche centrali incide sul prezzo delle obbligazioni.

Poniamo caso che il rendimento di un titolo di stato A che scade tra 10 anni sia il 3% e che costi 100€. La banca centrale alzi i tassi di interesse al 4%, cosa succede?

I prossimi titoli di stato che verranno emessi avranno un rendimento maggiore, quindi gli investitori venderanno il titolo A per comprare i nuovi B che rendono il 4%. Il prezzo del titolo A scenderà perché l'offerta supera la domanda, scenderà fino a quando non costerà così poco da avere lo stesso rendimento a scadenza del titolo B.

Siccome la durata è 10 anni, dovrà quindi deprezzarsi del 10%.

Per ogni 1% di aumento dei tassi le obbligazioni in circolazione tendono a deprezzarsi dell'1% per ogni anno di durata fino a scadenza. Vale anche il contrario, se i tassi vengono ridotti, le obbligazioni in circolazione salgono di valore per rendere meno quanto le nuove emissioni.

La durata anche qui gioca un effetto amplificatore, se la scadenza è lunghissima, esempio 20 anni, per un 1% di riduzione dei tassi l'obbligazione incrementerà di prezzo del 20%.

esempi:

  • obbligazione scadenza 5 anni, tassi +1% = prezzo obbligazione  -5%
  • obbligazione scadenza 3 anni, tassi -1% = prezzo obbligazione +3%
  • obbligazione scadenza 10 anni, tassi +0,5% = prezzo obbligazione -5%
  • obbligazione scadenza 15 anni, tassi -1,25% = prezzo obbligazione +18,75%
Questo è quello che sta accadendo dal 2022, in quanto le banche centrali stanno alzando i tassi di interesse, le obbligazioni si svalutano e pertanto rendono di più. Chi ha obbligazioni ha assistito ad una perdita di valore dei titoli considerevole, tanto più quanto è lunga la scadenza delle obbligazioni detenute.

Fortunatamente l'investitore non è costretto a vendere in perdita, può attendere che l'obbligazione vada a scadenza. In tal caso verrà comunque rimborsato del valore nominale ed avrà guadagnato quello che si era calcolato quando ha acquistato.

Per chi invece acquista obbligazioni adesso, queste avranno rendimenti maggiori di quelle acquistate negli ultimi anni.

Come descritto, maggiore è la durata delle obbligazioni maggiore è la loro sensibilità ai tassi di interesse. Le obbligazioni brevi (che scadono entro 3 anni) hanno quindi un prezzo più stabile di quelle che scadono più in la' nel tempo. Al contrario, le obbligazioni lunghe hanno oscillazioni di prezzo maggiori.

Questo rende le obbligazioni brevi generalmente più difensive di quelle lunghe.

Gli ETF di obbligazioni

Gli ETF obbligazionari sono strumenti finanziari che replicano l’andamento di indici finanziari composti da obbligazioni. Chi li acquista investe su un paniere diversificato di obbligazioni ma a differenza dell’obbligazionista classico che può “portare a scadenza” i suoi titoli, l’investitore in ETF dovrà liquidare il prodotto per rientrare in possesso del capitale investito. Questo perché il fondo non ha una scadenza, quando un’obbligazione al proprio interno scade o viene venduta, il fondo utilizzerà la liquidità per comprarne di nuove

L’altra importante differenza è che la maggior parte degli indici obbligazionari prevede delle precise caratteristiche in merito ai titoli, ad esempio un indice potrebbe comprendere titoli di stato americani con scadenza tra 1 e 3 anni, oppure europei tra 1 e 10 anni ecc.. Questo fa sì che la maggior parte degli ETF obbligazionari NON porta le obbligazioni a scadenza, bensì le vende una volta che la loro scadenza scende sotto una certa soglia. 

Ad esempio se l’indice acquista obbligazioni che scadono entro 3-5 anni, quando una di esse scende sotto i 3 anni di scadenza, viene venduta. Ne verrà comprata una nuova con scadenza tra i 3 ed i 5 anni. Cio’ ovviamente può avere sia conseguenze negative che positive. 

Abbiamo illustrato poco fa la dinamica secondo la quale il prezzo di un’obbligazione si muove in modo inverso dal rendimento, e del perché quando le banche centrali alzano i tassi le obbligazioni si svalutano e viceversa. A seconda del contesto economico il prezzo delle obbligazioni del fondo, e quindi il valore del fondo, risente del movimento dei tassi.

Per fare un esempio, se i tassi vengono tagliati e le obbligazioni salgono di prezzo, l’ETF crescerà di valore, le obbligazioni che verranno vendute dal fondo per seguire l’indice saranno vendute in profitto. Siccome le obbligazioni del fondo sono cresciute di prezzo è sceso anche il rendimento medio del fondo.

Al contrario se i tassi vengono alzati, le obbligazioni scenderanno di prezzo, l’ETF perderà valore e le obbligazioni che verranno vendute dal fondo per seguire l’indice saranno vendute in perdita. Siccome le obbligazioni del fondo sono scese di prezzo è aumentato anche il rendimento medio del fondo.

E’ evidente che la performances di un investitore che acquista ETF obbligazionari sarà diversa da quella di un investitore che acquista obbligazioni. Anche le obbligazioni comprate singolarmente scendono di valore quando i tassi salgono e viceversa, ma l’investitore può decidere comunque di portarle a scadenza e ricevere il rimborso nominale per intero.

L’investitore in fondi obbligazionari invece non ha alcuna garanzia che il suo rendimento sia pari alla media delle obbligazioni del fondo, poiché il movimento dei tassi ha un impatto importante sul prezzo.

Prendiamo come esempio un ETF obbligazionario popolare: IBGX di iShares. Questo investe circa 15 titoli di stato europei divisi su Germania, Francia, Italia e Spagna, con scadenza intermedia: 3-5 anni.

Con scadenza media si intende quella delle obbligazioni all’interno del fondo, con cedola media si intende quanto paga di interessi il fondo all’investitore. Il rendimento a scadenza medio ponderato (lo trovi sui fogli informativi) indica quant’è il rendimento totale delle obbligazioni qualora fossero portate a scadenza, cosa che ovviamente non avviene perché siccome il fondo investe in obbligazioni che scadono in 3-5 anni, appena una scende sotto i 3 viene venduta ed i fondi verranno usati per comprarne un’altra.

Il fondo paga all’investitore una cedola assolutamente trascurabile, questo perché per molti anni gli interessi offerti dai titoli di stato europei sono stati vicini a zero e l’ETF al proprio interno ha obbligazioni comprate qualche anno fa.

Se i tassi di interesse aumentano dell’1%, un’obbligazione si svaluta di un 1% circa per ogni anno che ha davanti a sé fino alla scadenza. Per fare un esempio, se i tassi aumentano dell’ 1%, un’obbligazione che scade in 10 anni vedrà il suo valore scendere di circa il 10%. Questo vale anche al contrario.

Nell’esempio del fondo iShares 3-5 anni, nel quale le obbligazioni hanno una scadenza media di 4, ci possiamo realisticamente aspettare che se i tassi vengono aumentati del 2%, questo fondo perderà l’8% del suo valore ed inizierà a vendere le obbligazioni che scendono sotto i 3 anni di scadenza in perdita. Vale anche al contrario, qualora i tassi vengano tagliati il fondo si apprezzerà e venderà le obbligazioni che scendono sotto la scadenza minima in profitto.

Se al posto di questo iShares avessi preso la versione che investe in titoli 1-3 anni, con una scadenza media di 2, le fluttuazioni dovute alla variazione dei tassi sarebbero state la metà, sia in positivo che in negativo.

I fondi obbligazionari sono tanto più stabili quanto più bassa è la scadenza media dei titoli che li compongono.

Sono molto popolari tra gli investitori fondi come SEGA ed VGEA, che investono in numerose obbligazioni con diverse scadenze. Hanno entrambi una scadenza media dei titoli di 8 anni, questo è il motivo per cui durante il recente rialzo dei tassi hanno sofferto dolorose perdite, mentre durante l’abbassamento dei tassi avvenuto anni fa si sono apprezzati.

Siccome investono solo in titoli di stato europei sono suscettibili solo al movimento dei tassi dell’eurozona.

E’ chiaro come questo tipo di investimento sia stato legato all’andamento dei tassi più che al pagamento degli interessi delle obbligazioni, in quanto ad un interesse medio del 0,5-2% corrisponde una variazione di diversi punti % correlata alla politica monetaria.

Siccome quando il prezzo scende le obbligazioni del fondo aumentano di rendimento atteso, è un ottima strategia acquistare questi strumenti tramite PAC, così da incrementare maggiormente le quote durante i rialzi dei tassi. Una strategia d’investimento a PIC o “lump sum” espone l’investitore ad una notevole incertezza sui rendimenti, siccome non può sapere dal principio in quale fase del ciclo economico si troverà nel futuro.

E' importante notare che sul lungo termine gli ETF hanno un andamento maggiormente simile a pacchetti di obbligazioni acquistate singolarmente, questo perché accumulano nel tempo le cedole.

L'emittente conta

Se un obbligazione tedesca ed una rumena offrissero lo stesso identico rendimento, quale preferiresti acquistare?

Nessuno acquisterebbe i titoli di stato rumeni, perché il rischio di fallimento della Romania è più alto di quello della Germania.

Il rischio di fallimento viene anche definito merito creditizio (credit rating), solitamente viene calcolato da agenzie specializzate, le più famose sono SP, Moody's e Fitch, che assegnano un punteggio sulla base di complessi calcoli. Qui puoi trovare una lista aggiornata del merito creditizio di tutti i paesi.

Tornando alla Romania, questa per ottenere soldi in prestito con le proprie obbligazioni sarà costretta ad offrire interessi più elevati di quelli offerti dalla Germania (ed altri paesi con un merito creditizio superiore).

Le obbligazioni di emittenti meno sicuri quindi rendono di più, quelle di emittenti più sicuri rendono meno. In finanza nessuno regala nulla, pertanto a rischi maggiori corrispondono maggiori potenziali guadagni.

Le obbligazioni di emittenti sicuri vengono definite "investment grade", le obbligazioni di emittenti rischiosi vengono definite "high yield". Queste ultime possono avere rendimenti molto elevati, in alcuni casi addirittura più alti dei titoli azionari, sono investimenti speculativi non adatti al classico ruolo di "difesa" che le obbligazioni solitamente hanno per via del rimborso del capitale.

Le obbligazioni emesse da governi sono spesso più sicure di quelle emesse da aziende, siccome il rischio che un governo fallisca è generalmente inferiore. Di conseguenza le obbligazioni di aziende (corporate) offrono un rendimento più elevato.

Per fare una scaletta rischio-rendimento:

  • Governi investment grade
  • Società investment grade
  • Governi high yield
  • Società high yield

    Siccome le azioni hanno una costanza di rendimento maggiore delle obbligazioni speculative, queste ultime trovano raramente spazio nei portafogli degli investitori. Questi preferiranno obbligazioni investment grade per proteggere il capitale ed azioni per accrescerlo.

    Le obbligazioni high yield sono strumenti ibridi molto difficili da utilizzare all'interno di una strategia di investimento e li sconsigliamo caldamente agli investitori inesperti.

    Le obbligazioni dei governi vengono spesso preferite perché diversificano il rischio delle azioni più efficacemente. Le obbligazioni corporate sono soggette al rischio di fallimento aziendale in modo simile alle azioni, proteggendo quindi meno il portafoglio in caso di situazioni di mercato difficili.

    Se acquistare un titolo di stato investment grade è un'opzione piuttosto sicura ed il rischio è remoto, è invece molto importante diversificare quando si tratta di obbligazioni corporate o di stati meno sicuri. A tal fine è fondamentale utilizzare ETFs che al proprio interno hanno una quota di tante obbligazioni diverse, al fine di limitare il rischio emittente.

    Qui un illustrazione del sito di Borsa Italiana:

    La cedola variabile e altre complicazioni

    Le obbligazioni che offrono una cedola fissa sono definite "tasso fisso" e sono le più semplici. Ci sono obbligazioni che offrono cedole calcolate diversamente:
    • Zero coupon: come dice il nome, queste obbligazioni non pagano cedola. Vengono quindi emesse e scambiate al di sotto di 100 ed il guadagno dell'investitore sarà esclusivamente la differenza di rimborso. Sono ottime su scadenze brevi in quanto il flusso di cassa a breve è meno importante.
    • Tasso variabile: pagano cedole che variano in base al contesto dei tassi di interesse. Sono ottime per difendersi dal rialzo dei tassi, performano male se i tassi vengono abbassati.
    • Step up / step down: pagano cedole crescenti / decrescenti durante l'arco di vita dell'obbligazione.
    • Linked (index, equity, currency, funds linked), ovvero obbligazioni con cedole agganciate all’andamento di indici (index), titoli azionari (equity), fondi d’investimento (funds) o tassi di cambio (currency). Complicate da capire e rendimento impossibile da sapere dal principio.
    • Inflation linked: pagano cedole tanto maggiori quanto maggiore è l'inflazione. Ottime per difendere il potere d'acquisto, rendono meno delle tasso fisso in contesti di inflazione bassa. Nel 2022 hanno pagato cedole sostanziose, tuttavia l'inflazione è in calo e la prospettiva è che continui il trend.
    • Stochastic intrest: ovvero obbligazioni che incorporano opzioni sull’andamento della struttura dei tassi d’interesse con meccanismi che prevedono cap (cedola massima consentita) e/o floor (cedola minima garantita) o strutture analoghe. Complicate da capire e rendimento molto difficile da calcolare.
    • Miste: obbligazioni che hanno più tra i punti sopra elencati. Ad esempio obbligazioni che pagano cedola fissa fino ad una certa data e variabile da lì in poi. Complicate da capire e rendimento difficile da calcolare.
    Sconsigliamo caldamente le obbligazioni con struttura complessa e difficili da comprendere, siccome l'emittente le emette con tali macchinazioni perché gli conviene, non certo perché vuole regalarvi rendimenti maggiori.

    Alcune obbligazioni sono "callable" ovvero l'emittente può decidere quando vuole di rimborsare anticipatamente il capitale agli investitori, senza dover aspettare la scadenza. Anche questo è sconveniente per l'investitore perché nel caso in cui l'obbligazione risultasse particolarmente redditizia l'emittente la rimborserà immediatamente, al contrario se il rendimento fosse basso l'emittente la manterrà volentieri fino a scadenza.

    La valuta delle obbligazioni

    Se acquisti un titolo di stato Francese lo paghi in euro, le cedole che ricevi sono in euro ed il rimborso sarà in euro, questo rende ben definito il rendimento dell'obbligazione.

    Non tutte le obbligazioni sono in euro, un titolo di stato Turco ad esempio lo paghi in lire turche, le cedole che ti verranno date saranno in lire turche ed il rimborso sarà anch'esso in lire turche. Ovviamente non devi possederle di persona, sarà il tuo broker ad effettuare il cambio valuta tra euro e lire turche quando acquisti, ricevi cedole o rimborso.

    Ne conviene che se la lira turca si svaluta nei confronti dell'euro, riceverai molti meno euro da cedole e rimborso.

    Negli ultimi 5 anni la lira turca (TRY) ha perso oltre il 300% del valore nei confronti dell'euro Questo significa che se nel 2018 hai acquistato 500 lire turche con 100€, oggi quelle 500 lire saranno l'equivalente di 23€. Avresti perso il 77% del valore.

    Quando acquisti obbligazioni in valuta straniera, molto del rendimento dipenderà dal cambio valutario anziché dal semplice calcolo di valore nominale e cedola.

    Se per esempio nel 2018 hai acquistato con 400€ 2 lotti da 1000 di un titolo di stato turco scadenza 5 anni con un incredibile cedola del 10%, (fattele due domande sul perché la cedola è così alta..), a fine investimento avresti ottenuto a rimborso circa 140 € dei tuoi 400 € iniziali, questo nonostante le cedole altissime. Questo è un esempio drastico, la lira turca soffre di un inflazione galoppante e nessun investitore prudente acquisterebbe mai un titolo turco.

    Simili considerazioni valgono anche per i più popolari Treasury Americani, che solitamente offrono circa il 2% in più di rendimento (in dollari) dei titoli di stato europei. Nel giro di 5/10 anni però il cambio EURO/DOLLARO può variare anche del 30%, rendendo questo rendimento fortemente dipendente dall'andamento del cambio. Se il dollaro si apprezzasse, avresti ottenuto molto più del 2% extra, se invece è l'euro ad apprezzarsi potresti ottenere una perdita.

    Il cambio EUR/USD è da molti anni ciclico, tuttavia un obbligazione ha una scadenza e a differenza di un ETF non la si può detenere finché il rendimento non sarà positivo. Acquistare singoli titoli obbligazionari in valute diverse pertanto ha un rischio aggiuntivo superiore al rendimento extra offerto. 

    Alcuni paesi, come la Romania, emettono obbligazioni in valute diverse dalla propria per renderle più attraenti agli investitori esteri.

    Come si legge un obbligazione?

    All'interno del nome dell'obbligazione sono contenute solitamente tutte le informazioni basilari da sapere, per esempio:

    Austria Tf 6,25% Lg27 Eur

    Austria è l'emittente, ovvero in questo caso si tratta di un titolo di stato Austriaco

    Tf = tasso fisso, in questo caso annualmente paga cedole per il 6,25%

    Lg27 = luglio 2027, la scadenza

    Eur = la valuta dell'obbligazione.

    vediamo un altro esempio:

    BTP Italia Mg25 Eur

    BTP Italia = Si chiamano "Italia" quei BTP che sono indicizzati all'inflazione, quindi le cedole di questo BTP saranno di quel tipo. Ogni nazione ha un nome diverso per i propri inflation linked, la germania ad esempio li chiama Bundei, la spagna Obligacionesei e la francia Oatei.

    Mg25 = scade a maggio 2025

    Eur = valuta

    altro esempio:

    Intesa S Paolo Tv Eur3M+3,45 Gn32 Sub Tier 2

    Intesa S Paolo è l'emittente

    Tv Eur3M+3,45 = indica il tasso variabile, con interessi trimestrali indicizzati al tasso Euribor a 3 mesi, rilevato 4 giorni lavorativi antecedenti l'inizio di ciascun periodo cedolare e maggiorato di uno spread pari al 3,45% pagabili il 16 dei mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre di ciascun anno. (Ricordi cosa scrivevamo delle complicazioni..)

    Gn32 = scade a gennaio 2032

    Sub Tier 2 = obbligazione subordinata, in caso di fallimento dell'emittente si verrà rimborsati DOPO gli obbligazionisti "normali" Se vuoi saperne di più sulle subordinate abbiamo un articolo dedicato.

    Consigliamo di evitare quelle obbligazioni che già dal nome lasciano presagire complicazioni e macchinazioni

    altro esempio:

    Bot Zc Gn23 Eur

    Bot = Si chiamano BOT i titoli di stato italiani a breve scadenza

    Zc = Zc vuol dire zero coupon, non paga alcuna cedola. Sarebbe stato la stessa cosa in caso di "Tf 0%" tasso fisso zero

    Gn23 = scade a gennaio 2023 (è già scaduta ad oggi 28/05/23)

    Eur = in euro

    altro esempio:

    EBRD Tf 0,5% Gn26 USD

    EBRD = è la banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, l'emittente è quindi l'unione europea, elevatissimo merito creditizio

    Tf 0,5% = cedole dello 0,5% annuo

    Gn26 = scade a gennaio 26

    USD = è un obbligazione in dollari quindi quando la acquisti e quando rimborsa avrai a che fare col cambio valuta. Idem le cedole.

    Call viene usato per indicare le obbligazioni Callable, ovvero che l'emittente può rimborsare quando vuole.

      In che casi comprare ETF obbligazionari o obbligazioni singole?

      • Se hai un portafoglio piccolo (inferiore ad € 20.000) l'unico modo per diversificare adeguatamente è comprare ETF. In questo caso hai un margine molto ristretto per poter acquistare titoli obbligazionari a lotti da 1000 €.
      • Se vuoi prendere posizione su obbligazioni speculative / rischiose / corporate, è opportuno utilizzare ETF per ridurre quanto più possibile il rischio di fallimento di un emittente.
      • Per le obbligazioni in valuta estera meglio utilizzare ETF, che potrai detenere a tempo indeterminato se in un determinato periodo il cambio vira a sfavore, accumulando nel mentre cedole che incrementeranno la tua posizione.
      • Se vuoi comprare titoli di stato europei meglio utilizzare obbligazioni singole, gli ETF su governativo Europa investono in Germania, Francia, Italia, Spagna, Olanda, Portogallo, Irlanda e pochi altri. Questi sono tutti emittenti “investment grade” ovvero con elevato merito creditizio e solvibilità. Paesi come Romania e Grecia sono esclusi da questi indici. Il rischio default quindi non solo è molto più basso che nell’investimento azionario, ma siccome nel fondo i primi 5 paesi occupano almeno il 70% dell’intero paniere, esso è facilmente replicabile da un investimento in singole obbligazioni. Da questo punto di vista l’investitore potrebbe diversificare il rischio emittente anche di più, ad esempio soppesando ugualmente 6 nazioni diverse ed ottenendo così diversi vantaggi: garanzia di rimborso a scadenza, flessibilità di scelta in caso di variazione dei tassi (es. se i tassi salgono tieni fino a scadenza ottenendo comunque un guadagno, se scendono potresti anche vendere in profitto), maggiore efficienza fiscale -ne parliamo più avanti in questa guida-.

        Una strategia comune è quella di comprare obbligazioni a diverse scadenze, così da avere un flusso di cedole costante e rimborsi periodici di capitale. Ad esempio un titolo italiano a 2 anni, un titolo francese a 4,uno tedesco 5, uno spagnolo 7, uno del portogallo a 8 ecc..

        Le tasse!

        La tassazione delle obbligazioni in Italia è pari al 26% sia per quanto riguarda le cedole, sia per quanto riguarda le eventuali plusvalenze (differenza di prezzo tra acquisto e vendita o prezzo di acquisto e rimborso).

        E’ invece del 12,5% se l’obbligazione in questione è di un emittente in white list. L’elenco completo lo trovi qui. Sono in white list la maggior parte degli stati europei e molti stati stranieri. Per via del facile accesso ai titoli di stato europei e dell’assenza di rischio valuta, i titoli governativi dell’eurozona sono di gran lunga le obbligazioni più scambiate in Europa.

        Sfortunatamente la tassazione non è così semplice se si prendono in considerazione gli ETF, scelta estremamente popolare per quanto riguarda gli investimenti in azioni. Lo stato italiano identifica 2 categorie di reddito: quelli diversi e quelli da capitale.

        Sono redditi da capitale:

        • Cedole delle obbligazioni
        • Cedole e dividendi degli ETF e dei fondi
        • Plusvalenze da ETF

        Sono redditi diversi:

        • Plusvalenze / Minusvalenze di obbligazioni ed azioni
        • Minusvalenze da ETF
        • Plusvalenze / Minusvalenze da ETC (fondi simili agli ETF ma con trattamento legale differente, li approfondiremo in altri contenuti)

        Ho evidenziato il problema, nel caso unico e specifico degli ETF non si possono compensare minusvalenze e plusvalenze. Se vendi un azione guadagnando 20€ e ne vendi un’altra perdendoci 20€, non pagherai imposte perché compenserai la minusvalenza e la plusvalenza, essendo entrambi “redditi diversi”. Se vendi un ETF guadagnando € 20 e ne vendi un altro perdendo € 20, pagherai l’intera imposta del 26% sui € 20 di profitto “reddito da capitale” e accumulerai € 20 di minusvalenze “reddito diverso”.

        Come sopra descritto, le obbligazioni ti possono far guadagnare in 2 modi: gli interessi derivanti dal pagamento delle cedole sono considerati “redditi da capitale”. La differenza tra prezzo di acquisto e di rimborso/vendita invece è considerata un “reddito diverso”.

        Ipotizzando che hai acquistato un lotto di un’obbligazione con prezzo € 97, a scadenza guadagnerai: 1000-(97*10) = € 30. Siccome questi € 30 sono “redditi diversi” potrai scaricare quei € 20 di minusvalenza da ETF ed essere tassato solo sui restanti € 10.

        Questo rende le obbligazioni dette “sotto la pari” ovvero che acquisti a meno di € 100 più efficienti fiscalmente se investi anche in ETF. A meno di avere particolari strategie, a parità di rendimento sarà quindi preferibile un’obbligazione con cedola inferiore e prezzo inferiore, ad una che paga cedole più elevate ma con un prezzo di acquisto maggiore.

        Se utilizzi Directa SIM o una Banca, questi penseranno a pagare le imposte automaticamente coi fondi del tuo account, perchè operano in regime Amministrato

        Come trovare obbligazioni?

        Il sito di Borsa Italiana ha una pagina di ricerca in cui puoi impostare svariati parametri, come la durata, la tipologia di emittente e coupon. 

        Inoltre dopo aver aperto la schermata di uno strumento potrai andare a visualizzare quanto è liquido (scambiato) andando nella pagina "contratti", mentre in quella principale cé l'indicazione del rendimento lordo e al netto delle tasse, molto comodo per non doverlo calcolare da te!

        Dove e come comprare obbligazioni?

        Per noi Italiani i mercati di riferimento sono:

        MOT: Il MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni) è l’unico mercato obbligazionario regolamentato italiano.

        MOT è stato suddiviso in due segmenti, DomesticMOT ed EuroMOT, che si differenziano per il diverso sistema di liquidazione utilizzato. Sul primo segmento sono negoziati Titoli di Stato Italiani e altri titoli di debito liquidati attraverso il sistema di liquidazione nazionale, Euronext Securities Milan; sul secondo sono invece negoziati essenzialmente titoli di stato esteri, sovranazionali ed Eurobonds liquidabili attraverso I sistemi internazionali Euroclear e Clearstream Banking Luxembourg

        EXTRA MOT: è il sistema multilaterale di negoziazione (MTF) di Borsa Italiana per gli strumenti obbligazionari.

        Il mercato ExtraMOT è operato sulla piattaforma Millenium con caratteristiche microstrutturali analoghe a quelle del mercato regolamentato MOT.

        Il listino del mercato MTF include obbligazioni e altri titoli di debito già ammessi alle negoziazioni in un mercato regolamentato dell’Unione Europea portati in negoziazione su iniziativa di Borsa Italiana o su richiesta di un operatore. Il regolamento prevede inoltre la possibilità di ammettere alle negoziazioni titoli di Stato esteri e, a partire da maggio 2011, obbligazioni bancarie non quotate su domanda dell’emittente o di un operatore da esso incaricato.

        EURO TLX: Per effetto dell’operazione di fusione per incorporazione di EuroTLX SIM S.p.A. in Borsa Italiana S.p.A. efficace dal 1° gennaio 2020, l’organizzazione e la gestione del mercato EuroTLX è svolta da Borsa Italiana.

        Dal 1 aprile 2020, anche il mercato EuroTLX, è presente sul sito www.borsaitaliana.it, dove sono disponibili tutte le notizie, informazioni e comunicazioni prima diffuse sul sito eurotlx.com.

        Gli strumenti finanziari del Mercato EuroTLX sono ripartiti, sulla base delle loro caratteristiche e delle modalità di negoziazione, nei segmenti:

        • Bond-X per la negoziazione di obbligazioni e altri titoli;
        • Equity per la negoziazione di azioni e certificati rappresentativi di azioni;
        • Cert-X per la negoziazione di Covered Warrant e Certificates;
        • EuroTLXQuote per la negoziazione esclusivamente in modalità Request For Quote (RFQ) di qualsiasi tipologia di strumento finanziario ammissibile su EuroTLX

        La maggior parte delle banche italiane (e Directa SIM) hanno accesso a questi mercati, consentendoti di acquistare titoli di stato ed obbligazioni europee e di paesi amici (es. UK e USA) senza complicazioni. 

        La maggior parte dei broker esteri (eccezione: Interactive Brokers) ha un'offerta di obbligazioni che va tra il basso ed il nulla assoluto, pertanto se hai interesse a comprare obbligazioni è meglio evitarli.

        Se vuoi sapere quali broker utilizziamo ed i nostri pareri su diversi intermediari consulta l'articolo dedicato.

        Dopo aver trovato l'obbligazione che ti interessa sul sito del tuo broker/banca, puoi immettere un ordine. Per farlo dovrai indicare quanto nominale vuoi acquistare (es. 3000, equivalente a 3 lotti), dopodiché dovrai indicare un prezzo.

        Ricorda che il prezzo a cui verrà acquistata ti da indicazione del rendimento, se per esempio imposti un prezzo a 98, l'acquisto verrà eseguito solo se la borsa trova un venditore che vende a 98 ed il tuo guadagno sarà il 2%, siccome rimborsa a 100.

        Consigliamo di utilizzare ordini limite, ovvero con un prezzo massimo prefissato, così ti garantirai che verrà eseguito solo a quel prezzo (o inferiore) ed il tuo guadagno sarà quello che ti sei calcolato dal principio.

        Inserirli "multiday" ti permette di aspettare più giorni finché non viene trovato un venditore. Gli ordini "intraday" invece alle 17.30 vengono cancellati se non sono stati eseguiti (non è stato trovato un venditore). 

        Queste "impostazioni" valgono per qualsiasi ordine anche in caso di vendita.

        Dopo che hai completato l'acquisto troverai sul tuo conto le obbligazioni corrispondenti, se le porterai a scadenza il giorno della scadenza la posizione sarà cancellata e riceverai il controvalore direttamente sul conto. Nel mentre a ogni data di pagamento delle cedole le riceverai direttamente. Se hai scelto una banca o Directa, questi scaleranno automaticamente le tasse dai tuoi introiti.