In questo articolo

  • Cos'è un Piano di accumulo di capitale
  • Cos'è il Piano di investimento di capitale
  • Differenze tra PAC e PIC
  • E' obbligatoria una cifra fissa per il PAC?
  • Qual'è lo strumento migliore per il PAC?
  • Dove fare un piano di accumulo?

Piano di accumulo, in cosa consiste? Quali sono le differenze col PIC?

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Financedrip
07 Novembre 2023
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Piano di accumulo

Come funziona? Cos'è il PIC?

Cos'è un Piano di accumulo di capitale

Il piano di accumulo (PAC) è una strategia di investimento che prevede l'acquisto regolare e costante di un determinato strumento finanziario, come azioni, obbligazioni, o fondi comuni di investimento, a intervalli prefissati. L'obiettivo principale di un piano di accumulo è quello di accumulare nel tempo una somma di denaro significativa attraverso investimenti periodici, con l'idea che questa strategia possa portare a una crescita patrimoniale costante nel lungo periodo. 

Esempio pratico: ogni mese acquisti € 100 dello stesso ETF azionario. Siccome la cifra è fissa la quantità dipenderà dal prezzo delle quote. es. Se queste costano € 20 ne comprerai 5, se salgono di prezzo ne comprerai di meno e se scendono di più, per un massimo di € 100.

Cos'è il Piano di investimento di capitale

Il Piano di Investimento di Capitale (PIC) implica l'investimento iniziale dell'intera somma di capitale che si desidera far crescere nel tempo, seguito da un monitoraggio dell'andamento del mercato e, eventualmente, apportando leggere (sottolineiamo, LEGGERE) modifiche e ribilanciamenti a intervalli periodici.

Differenze tra PAC e PIC

Ecco i pro e i contro di ciascun metodo di investimento:

PAC

Pro

  • Può mitigare il rischio, poiché il capitale viene investito in maniera frazionata nel tempo, evitando un unico grande investimento.
  • Può essere meno stressante emotivamente, in quanto non richiede di preoccuparsi per le fluttuazioni a breve termine del mercato.
  • Può risultare più economico in termini di commissioni, in quanto alcuni intermediari offrono sconti per gli investimenti periodici.

Contro

  • Potrebbe portare a rendimenti inferiori rispetto a un PIC, se i mercati registrano aumenti.
  • Potrebbe comportare una gestione più complessa, poiché richiede la pianificazione e il pagamento regolare.
  • Potrebbe comportare costi aggiuntivi in termini di commissioni, dato che alcuni intermediari possono addebitare commissioni di gestione periodiche.

PIC

Pro

  • Può avere il potenziale per generare rendimenti superiori rispetto a un PAC, in caso di crescita dei mercati.
  • Può richiedere semplice da gestire, dato che non sono necessari pagamenti periodici.
  • Può essere più economico in termini di commissioni, poiché coinvolge una sola operazione iniziale e pochi eventuali ribilanciamenti.

Contro

  • Potrebbe implicare un maggiore rischio, poiché l'intero capitale viene investito in una sola soluzione, senza possibilità di diversificazione nel tempo.
  • Potrebbe richiedere una maggiore resilienza emotiva, dato che si deve sopportare l'incertezza legata alle fluttuazioni del mercato.

Che rendimenti puoi attenderti?

Per quanto riguarda l'analisi storica, l'efficacia di ciascun piano dipenderà dalla performance degli asset in cui investi.

Se gli asset sottostanti al tuo piano di accumulo hanno dimostrato nel passato un andamento del prezzo volatile (che oscilla molto), allora un PAC potrebbe essere una scelta migliore poiché ti permette di beneficiare di prezzi più bassi in periodi di ribasso del mercato, comprando meno nei periodi di rialzo.

Tuttavia, se hai già un capitale da parte da investire, metterlo tutto a frutto ti permette di accumulare cedole e dividendi, facendo interesse composto da subito su tutto il patrimonio. Siccome i prezzi sul lungo termine tendono a crescere, il PIC ha più possibilità di generare rendimenti superiori al PAC.

E' obbligatoria una cifra fissa per il PAC?

Esistono diverse modalità per impostare un piano di accumulo, a seconda delle preferenze dell'investitore e degli strumenti finanziari coinvolti. Le due modalità principali sono:

  • Piano di Accumulo a Cifra Fissa: In questo tipo di piano, l'investitore stabilisce una somma fissa di denaro da investire a intervalli regolari, ad esempio mensilmente o trimestralmente. Ad ogni intervallo, viene investita la stessa quantità di denaro, indipendentemente dal prezzo del bene o dell'asset finanziario. Questo metodo è spesso utilizzato con azioni o ETF.
  • Piano di Accumulo a Percentuale: Con questa opzione, invece di investire una cifra fissa, l'investitore imposta una percentuale del proprio capitale o del reddito da destinare agli investimenti periodici. Ad esempio, potrebbe decidere di investire il 10% del proprio reddito mensile in un determinato fondo comune o ETF. Questo approccio permette di adattare gli investimenti alle variazioni del reddito e delle disponibilità finanziarie.

Oltre a queste due modalità di base, è possibile personalizzare ulteriormente il piano di accumulo in base alle esigenze individuali. Alcuni investitori potrebbero preferire investimenti ad hoc in base a obiettivi specifici, come il risparmio per il pensionamento o l'istruzione dei figli. Altri potrebbero utilizzare strategie di investimento automatico, come il riequilibrio periodico del portafoglio per mantenere una certa allocazione di asset.

La cifra fissa non è mai obbligatoria se investi fai-da-te ed eviti prodotti bancari ed assicurativi. Se ancora non sai perché dovresti evitare i prodotti bancari/assicurativi/postali, consulta il nostro articolo dedicato!

La maggior parte degli investitori sceglie di accantonare la stessa cifra mensilmente, molti versano un extra in caso di cali di mercato importanti che consentono quindi di ottenere più quote del solito.

Qual'è lo strumento migliore per il PAC?

Lo strumento migliore in assoluto per fare un Piano di accumulo sono gli ETF, per tantissime ragioni:

  • Diversificazione: Gli ETF offrono un'ampia diversificazione, poiché rappresentano un paniere di asset sottostanti, come azioni, obbligazioni, materie prime o altri strumenti finanziari. Questa diversificazione può ridurre il rischio di fallimento associato all'investimento in singole azioni o obbligazioni. Con un singolo ETF puoi infatti acquistare una quota di centinaia o migliaia di azioni e/o obbligazioni.
  • Liquidità: Gli ETF sono negoziati in borsa, il che significa che puoi comprarli o venderli durante le ore di mercato, proprio come le azioni. Questa liquidità li rende facilmente accessibili e ti permette di entrare o uscire da una posizione con facilità.
  • Costi ridotti: Gli ETF tendono ad avere costi di gestione più bassi rispetto ai fondi comuni di investimento tradizionali. Questo può aumentare il tuo rendimento complessivo, poiché le commissioni di gestione sono più contenute.
Per essere precisi, un ETF costa normalmente tra le 10 e le 100 volte meno del corrispettivo fondo attivo bancario.
  • Trasparenza: Gli ETF forniscono informazioni dettagliate sulla composizione del loro portafoglio, permettendoti di sapere esattamente in cosa stai investendo. Questa trasparenza ti consente di prendere decisioni informate.
  • Flessibilità: Gli ETF coprono una vasta gamma di asset, settori e mercati globali, consentendoti di costruire un portafoglio diversificato che si adatta alle tue esigenze di investimento.
  • Divisibilità: Puoi acquistare qualsiasi quantità di ETF, anche una sola quota, il che li rende adatti a investitori con pochi capitali.
  • Reinvestimento automatico: Molti ETF offrono la possibilità di reinvestire automaticamente i dividendi o gli interessi, consentendo la crescita composta del tuo investimento nel tempo.
  • Accesso a mercati internazionali: Gli ETF consentono di investire in mercati internazionali e in asset che potrebbero essere altrimenti difficili da acquistare direttamente.

Se vuoi saperne di più sugli ETF ti consigliamo:

ETF: Scopri cosa sono e come funzionano con la guida definitiva di Financedrip.

Come creare un portafoglio di ETF, consigli pratici per diversificare (financedrip.com)


Dove fare un piano di accumulo?

Puoi fare un piano di accumulo sul conto titoli della tua banca, oppure tramite un broker o un robo advisor. Abbiamo diversi articoli che trattano dei migliori intermediari da utilizzare:

Quali sono le migliori app per investire? quali sono i vantaggi e le migliori?

Quali sono i costi per investire di Fineco? Quali commissioni bancarie?

Come fare un PAC su Directa, la guida pratica per pianificare ed iniziare

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