In questo articolo

  • Cos'è la diversificazione in un portafoglio
  • Come si può diversificare?
  • Quali asset dovrebbe contenere un portafoglio diversificato?
  • Diversificare il portafoglio attraverso gli ETF
  • Quali sono gli errori più comuni?
  • Le strategie di diversificazione più famose:

Come creare un portafoglio diversificato

F
Financedrip
21 Giugno 2023
Condividi l'articolo:

Portafoglio diversificato

Diversificare il portafoglio ed evitare errori comuni

Cos'è la diversificazione in un portafoglio

La diversificazione consiste nell'investire in una varietà di asset diversi al fine di ridurre il rischio. Investire in una sola tipologia di asset può essere rischioso, poiché il valore di quell'asset può variare in modo significativo a causa di fattori come le fluttuazioni dei mercati, gli eventi economici o le variazioni delle condizioni del settore.

Ad esempio, se si investe tutto il proprio denaro in azioni di una sola società, si è totalmente esposti al rischio che il valore delle azioni di quella società diminuisca a causa di problemi interni o di cambiamenti nel settore. Diversificando il proprio portafoglio investendo in azioni di diverse società, si riduce il rischio di perdere il proprio denaro in caso di problemi aziendali.

La diversificazione del portafoglio non elimina completamente il rischio di perdere il proprio denaro, in un contesto di mercato avverso buona parte delle azioni tende a svalutarsi. Diversificare in tal senso aiuta ad evitare di allocare troppo patrimonio su un'azienda che potrebbe fallire.

La diversificazione riduce il rischio specifico di un singolo titolo, garantendo all'investitore il ritorno medio di un gran numero di asset diversi. Nel complesso i mercati tendono a crescere nel lungo periodo, singole aziende e nazioni invece no.

Come si può diversificare?

Un portafoglio può essere diversificato in base a diversi fattori:

  • Un portafoglio diversificato su diverse asset class: un portafoglio potrebbe includere azioni, obbligazioni, commodities ed immobili. E' cosa nota che questi tendono a performare diversamente in diverse fasi dell'economia, proteggendo quindi l'investitore grazie alla forte decorrelazione. In un crash di mercato per esempio, oro e titoli di stato potrebbero addirittura beneficiarne, mentre le azioni forniranno rendimento durante le fasi positive.
  • Un portafoglio diversificato geograficamente: l'obiettivo è ridurre il rischio di un'economia specifica andando a investire in diverse aree geografiche. Questo si può ottenere investendo in azioni di aziende sparse in tutto il mondo e titoli di stato di paesi diversi.
  • Un portafoglio diversificato per settore: questo tipo di portafoglio include investimenti in diverse industrie o settori. L'obiettivo è ridurre il rischio di un settore specifico andando a investire in diverse industrie. Ad esempio, un portafoglio potrebbe includere azioni di aziende del settore tecnologico, energetico, sanitario, bancario e altri ancora.

Quali asset dovrebbe contenere un portafoglio diversificato?

In generale, un portafoglio ben diversificato dovrebbe includere:

Azioni: le azioni rappresentano una quota di proprietà di una società quotata in borsa. Acquistando azioni di una società, si diventa azionisti e si ha diritto a una parte dei profitti della società. Anche un investitore difensivo o prudente dovrebbe possedere azioni, questo perché una piccola quantità di azioni in un portafoglio difensivo tende a migliorare la performances in contesti inflattivi, dove le obbligazioni solitamente soffrono.

Obbligazioni: le obbligazioni sono titoli di debito emessi da governi o società per raccogliere denaro. Gli investitori che acquistano obbligazioni ricevono un tasso di interesse sull'investimento e il denaro viene restituito alla scadenza del titolo.

Le obbligazioni emesse da stati (titoli di stato) rappresentano insieme alle azioni il più "classico" duo di un investitore, essendo il loro andamento massimamente decorrelato. 

In questo articolo trovi dei suggerimenti sugli investimenti sicuri, mentre se vuoi sapere tutto sulle obbligazioni, consulta la guida completa

per diversificare ulteriormente si possono includere:

Immobili: l'investimento in immobili può includere l'acquisto di proprietà per la locazione, l'acquisto di terreni, l'acquisto di edifici per la ristrutturazione e la rivendita. Si può investire in immobili anche attraverso REITs immobiliari ed ETF che investono in REITs. Gli immobili hanno una volatilità (oscillazione del prezzo) elevata, pertanto non rappresentano un investimento difensivo. Gli immobili acquistati fisicamente inoltre comportano degli impegni fiscali, burocratici e manutentivi, oltre che essere maggiormente impegnativi per il capitale (concentrando il rischio). Sono più sensibili alle variazioni dei tassi delle azioni ed in diversi scenari possono avere una performances divergente.

Commodities: Si può investire in numerose commodities, le più famose sono oro, argento, rame e petrolio. Si possono acquistare ETF ed ETC che replicano il valore di un insieme di diverse commodities, così da garantirsi una diversificazione ulteriore. Solitamente tengono il passo con l'inflazione e non rappresentano un investimento difensivo di per se, in quanto il prezzo è volatile. Sono considerate difensive solo all'interno di un portafoglio prevalentemente obbligazionario. L'oro fa eccezione in quanto è considerato in tutto il mondo una riserva di valore e tende ad apprezzarsi notevolmente in contesti di stress economico. In questo articolo analizziamo l'investimento in oro.

Diversificare il portafoglio attraverso gli ETF

Gli ETF (exchange-traded fund) sono dei fondi di investimento a gestione passiva, che hanno la finalità di replicare un indice di riferimento e che sono quotati in borsa con le stesse modalità di azioni ed obbligazioni. Gli ETF funzionano come una sorta di “pacchetto” di titoli, che è possibile acquistare e vendere in modo semplice e diretto in borsa come per delle normali azioni o obbligazioni. Ciò significa che, a differenza dei fondi d’investimento che richiedono la gestione attiva di un gestore di portafoglio, gli ETF sono estremamente trasparenti e hanno costi di gestione molto bassi. Si caratterizzano per il fatto di avere come unico obiettivo quello di replicare l'andamento dell'indice sottostante, senza alcuna discrezionalità del gestore del fondo

Gli ETF possono investire su numerosissimi indici di diverso tipo e natura, tra cui:

  • Indici obbligazionari, che possono essere titoli di stato o titoli di società private dell’area euro e non;
  • Indici azionari rappresentativi di singoli mercati e di intere aree geografiche;
  • Indici azionari dei mercati emergenti.
  • Indici su REITs immobiliari

Inoltre, ci sono ETF che investono in materie prime come l'oro o il petrolio greggio e altri che investono in aziende che operano nel settore.

E' quindi possibile creare un portafoglio ben diversificato con pochi ETF, un singolo ETF può di fatto avere quote di centinaia o migliaia di titoli azionari e/o obbligazionari.

In questo articolo analizziamo approfonditamente la creazione di un portafoglio con gli ETF.

In questo articolo forniamo una selezione dei migliori ETF

Qui trovi la guida completa agli ETF

Quali sono gli errori più comuni?

Gli investitori commettono spesso errori quando cercano di diversificare i propri investimenti, ecco i più frequenti:

  • Non guardare i settori. Se investi in: Apple, Microsoft, Google, NVidia, CISCO, non stai veramente diversificando il rischio, in quanto sono tutte aziende tecnologiche, stai investendo quindi in un solo settore.
  • Non guardare la geografia. Se acquisti 10 BTP diversi non hai diversificato il rischio paese. Se l'Italia fallisce ne risentiranno tutti i tuoi BTP.
  • Non considerare il sottostante. Se acquisti un ETF sul Nasdaq100 ed uno sull'SP500, considera che tutte le 100 aziende del primo ETF stanno già dentro il secondo. Quindi anziché diversificare stai concentrando il rischio su quelle 100 aziende che fanno parte di entrambi.
  • Non considerare il peso specifico. Se acquisti diverse azioni e/o ETF, considera quali aziende hanno il peso maggiore tra azioni e peso all'interno degli ETF, potresti scoprire di avere una grossa fetta del patrimonio in pochi titoli, e briciole negli altri. Per fare un esempio, Apple e Microsoft da sole fanno il 10% e più dell'SP500, mentre le altre 498 aziende si contendono il restante 90%.
  • Non considerare le valute. Se acquisti un solo ETF "world", hai investimenti in EURO per circa il 10% mentre il 90% dell'investimento è a rischio cambio, di questo 90% almeno due terzi è specificatamente rischio cambio EURO/DOLLARO.
  • Investire una grossa parte del patrimonio in oro. L'oro di per se ha un valore volatile, quindi si potrebbe assistere ad una grossa svalutazione come per il rischio specifico. Inoltre l'oro non produce nulla, ne' interessi ne' dividendi, pertanto il suo valore oscilla esclusivamente in base alla domanda.

Importare il tuo portafoglio su financedrip ti può aiutare, in quanto la dashboard calcolerà il tuo rischio valutario (cambio valuta con l'EURO), specifico (singolo titolo) e rischio geografico (singola nazione).

Le strategie di diversificazione più famose:

Alcune strategie molto basilari sono divenute celebri e vengono anche chiamate "lazy portfolios". Questi portafogli sono costruiti con diverse asset class, soppesate per avere un buon bilanciamento generale durante le diverse fasi dell'economia.

  • 60/40, investire il 60% del capitale in azioni di aziende di tutto il mondo ed il 40% in titoli di stato è la strategia d'investimento più popolare di sempre. Azioni e titoli di stato si controbilanciano egregiamente nella maggior parte dei contesti. Questo portafoglio è divenuto famoso per il suo buon rapporto rischio/rendimento e la semplicità.
  • Couch Potato, azioni e titoli di stato al 50% ciascuno. Estrema semplicità, rischio/rendimento bilanciato.
  • Golden Butterfly, meno famoso dell'all season, segue simile logica. Il portafoglio è diviso equamente tra oro, azioni di aziende piccole, azioni di aziende grandi, titoli di stato a breve scadenza e titoli di stato a lunga scadenza. A molti (tra cui la redazione) un 20% di oro pare eccessivo, tuttavia è indubbio che anche questo portafoglio abbia garantito una buona performaces nei più svariati contesti.
  • All Season, il portafoglio ipotizzato da Ray Dalio, celebre investitore, comprende un 30% di azioni di grandi aziende, un 15% di commodities divise equamente tra oro ed altre, ed un 55% di titoli di stato a scadenza media e lunga. Questo portafoglio è divenuto famoso soprattutto per la sua grande capacità di resistere agli shock finanziari e le crisi, garantendo comunque buoni rendimenti.
  • Permanent portfolio, Simile al golden butterfly, "taglia" le azioni di aziende piccole per soppesare equamente gli altri componenti al 25% ciascuno.
  • Desert portfolio, cerca di mantenere una volatilità estremamente contenuta e la massima decorrelazione generale investendo il 60% del capitale in titoli di stato, il 30% in azioni ed il 10% in oro.

Avrai notato che nessuno tra questi portafogli è aggressivo, questo perché sono pensati per essere ben bilanciati e adatti ad ogni genere di investitore. Investitori giovani o avvezzi al rischio potrebbero trarre maggior beneficio da impostazioni più azionarie o a maggiore volatilità, magari con l'ausilio di posizioni Value o momentum.

Notare che le obbligazioni di questi portafogli sono sempre titoli di stato di tipo "investment grade". Le obbligazioni corporate hanno una volatilità maggiore e sono correlate alle azioni (se un azienda fallisce rischiano anche le obbligazioni di quell'azienda), mentre le obbligazioni high yield sono investimenti speculativi, pertanto non bilanciano efficacemente le azioni.