Directa
PAC mensile orizzonte lungo-lunghissimo periodo.
Obiettivo crescita del capitale, al momento 100% azionario, nonostante i rendimenti di altri asset inizino ad essere molto interessanti (HY in particolare).
Asset allocation
-Sottoesposizione ad Usa e sovraesposizione ad area Euro, Mercati emergenti e Cina (che possono arrivare, in totale, sino al 35% a seconda del momento storico) rispetto ad un classico VWCE
-Diversificazione settoriale (no a tecnologici oltre il 20% per fare un esempio)
Ora parlando prima dei mercati sviluppati
-No ad aziende growth speculative (come tesla per capirci) se non nel momentum che quindi le includerà solo in fasi molto bullish del mercato
-Predominanza di titoli quality con dividendi in costante crescita (filtro che mi consente di tenere fuori le aziende di cui al punto 3) e momentum sfruttando, in questo caso, la extra volatilità per generare rendimenti.
-Per la parte core utilizzo l'abbinata factor investing quality-momentum-size in proporzione circa 5:1:1 che, stando ai backtest, assicura una discreta decorrelazione e accrescimento del capitale nel lungo periodo.
-Grande importanza rivestono anche le small cap, che a regime dovrebbero arrivare ad essere circa il 10%, le quali ho deciso di abbinare al filtro dividend, essendo le più simili alle value. Putroppo su borsa Italiana non esistono etf small cap value, quindi ho ripiegato sulle dividend, europa, usa ed emergenti.
Per quato riguarda gli emergenti invece
-Semplicemente mercati emergenti globali con sovraesposizione del mercato cinese e diversificazione ulteriore tramite small cap.
Nel primo commento aggiungo dei commenti sugli etf per la parte satellite del PTF, contando che la core arriva a poco meno del 90%, la satellite a poco più del 10%.
Titoli in questo portafoglio
- Non ci sono informazioni sulle nazioni incluse in Xtrackers II EUR Overnight Rate Swap UCITS ETF 1C
Classe di asset
Azioni | 57,88% |
Obbligazioni | 39,53% |
Immobiliare | 2,23% |
Cash | 0,36% |
Altro | 0,00% |
Criptovaluta | 0,00% |
Conto deposito | 0,00% |
Materie prime | 0,00% |
Mercato monetario | 0,00% |
Valute
EUR | 41,05% |
USD | 36,67% |
JPY | 4,03% |
CNY | 3,42% |
CHF | 3,14% |
GBP | 2,93% |
INR | 1,71% |
TWD | 1,56% |
CAD | 1,13% |
AUD | 0,95% |
BRL | 0,37% |
MXN | 0,33% |
SAR | 0,32% |
SEK | 0,30% |
KRW | 0,26% |
ZAR | 0,25% |
HKD | 0,17% |
THB | 0,16% |
NOK | 0,15% |
SGD | 0,14% |
TRY | 0,11% |
IDR | 0,11% |
MYR | 0,11% |
AED | 0,08% |
PLN | 0,07% |
COP | 0,07% |
DKK | 0,07% |
KWD | 0,06% |
KYD | 0,05% |
QAR | 0,05% |
BMD | 0,04% |
CLP | 0,04% |
PHP | 0,04% |
ILS | 0,03% |
HUF | 0,02% |
NZD | 0,02% |
PEN | 0,02% |
EGP | 0,01% |
Rendimenti (MWRR TWRR Nel tempo)
Rendimenti nel dettaglio (MWRR)
14,68%
2,90%
2,99%
6,00%
Rendimenti annualizzati (MWRR)
Nazioni principali
31,97%
18,62%
17,44%
4,03%
3,42%
3,14%
2,93%
1,94%
1,71%
1,56%
1,21%
1,13%
0,95%
0,86%
0,84%
0,37%
0,33%
0,32%
0,30%
0,26%
0,25%
0,17%
0,16%
0,16%
0,15%
0,14%
0,12%
0,11%
0,11%
0,11%
0,11%
0,08%
0,07%
0,07%
0,07%
0,06%
0,05%
0,05%
0,04%
0,04%
0,04%
0,04%
0,03%
0,03%
0,02%
0,02%
0,02%
0,02%
0,01%
0,01%
0,01%
Settori principali
11,84%
7,52%
7,38%
6,51%
6,42%
6,18%
3,23%
3,03%
2,82%
0,99%
0,83%
0,05%
Partecipazioni principali
18,69%
17,07%
1,86%
1,09%
0,98%
0,79%
0,68%
0,66%
0,62%
0,61%
0,54%
0,53%
0,48%
0,30%
0,28%
0,26%
0,25%
0,24%
0,22%
0,15%
0,14%
0,14%
0,13%
0,13%
0,11%
Attività
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lognomo
Utente VIP
Aggiungo, come scrivevo nella descrizione, un po' di info sulla parte satellite del ptf.
Anzitutto partiamo dal monetario XEON, che al momento ricopre una parte grande del mio ptf perchè al momento metto in esso la mia liquidità, non vedo perchè non farlo visto che è remunerata al 3,5% netto senza muovere un dito. Da qui andrò comunque a prelevare per investire ed incrementare le posizioni in caso di eventuali crolli del mercato.
Glux è un etf sul lusso, chiaramente prociclico ma che sul lungo periodo batte regolarmente il mercato, oltre ad avere al suo interno tanta Europa e pochi USA.
Reuse invece si basa su un indice creato dando dei punteggi alle aziende in base al riuso e al riciclo delle materie prime (argomento che reputo sarà molto importante nei prossimi 20 anni, l'orizzonte del mio ptf), inoltre anche esso sottoespone Usa e sovraespone Europa e mi permette di diversificare ulteriormente inserendo per la maggior parte aziende con market cap non enormi.
Infine JPGL è un etf Value, quindi totalmente decorrelato ciclicamente dal resto del mio ptf che però ha anche dei filtri momentum e quality al suo interno. E' equally weighted, ha 523 partecipazioni e sono molto rappresentate le mid cap (circa il 50% delle aziende al suo interno), quindi mi permette di diversificare ulteriormente.
I commenti e le critiche costruttive sono ben accetti.
Grazie per l'attenzione. -
paolo
Utente VIP
Ciao,
da un lato comprendo la posizione su XEON se si tratta di un parcheggio risk free in attesa di avere le idee più chiare con tassi "decenti", però in caso di crollo azionario non ha decorrelazione dell'obbligazionario. Se pensi che potrebbe succedere un crollo azionario insieme a mantenimento elevato dei tassi allora ha senso.
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lognomo
Utente VIP
Rispondi a paolo:
Ciao,
da un lato comprendo la posizione su XEON se si tratta di un parcheggio risk free in attesa di avere le idee più chiare con tassi "decenti", però in caso di crollo azionario non ha decorrelazione dell'obbligazionario. Se pensi che potrebbe succedere un crollo azionario insieme a mantenimento elevato dei tassi allora ha senso.
Ciao, per ora (mia opinione) non vedo la possibilità in area euro di una diminuzione dei tassi a breve visto che la fed li terrà alti a lungo. Sarebbe un suicidio per l'euro e darebbe un colpo devastante all'inflazione da domanda che da noi è la più importante, in particolare quella derivante dal prezzo delle materie prime.
Ovvio, se il petrolio crollerà a 60-70 dollari o giù di li allora si vedrà, ma onestamente non mi sembriamo minimamente vicini a questa situazione.
Al contrario, vedo un'economia reale profondamente in difficoltà (i dati tedeschi parlano chiaro) quindi degli indici azionari che prima o poi dovranno riallinearsi alla situazione economica (non nel breve ovviamente).
Quindi come dicevi tu io vedo proprio economia che va male con tassi alti. -
financedrip
Utente VIP
Ciao! Ti scriviamo in privato per debuggare il tuo caso specifico.
-
paolo
Utente VIP
Rispondi a lognomo:
Ciao, per ora (mia opinione) non vedo la possibilità in area euro di una diminuzione dei tassi a breve visto che la fed li terrà alti a lungo. Sarebbe un suicidio per l'euro e darebbe un colpo devastante all'inflazione da domanda che da noi è la più importante, in particolare quella derivante dal prezzo delle materie prime.
Ovvio, se il petrolio crollerà a 60-70 dollari o giù di li allora si vedrà, ma onestamente non mi sembriamo minimamente vicini a questa situazione.
Al contrario, vedo un'economia reale profondamente in difficoltà (i dati tedeschi parlano chiaro) quindi degli indici azionari che prima o poi dovranno riallinearsi alla situazione economica (non nel breve ovviamente).
Quindi come dicevi tu io vedo proprio economia che va male con tassi alti.In questo scenario non considereresti anche oro?
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erik21426
Utente VIP
Rispondi a paolo:
In questo scenario non considereresti anche oro?
Davide è fedele a se stesso e al 100% azionario. Strategia.
Ora come ora un sacco di asset sono interessanti, vuoi le governative per profilo rischio/rendimento, le corporate per lo yield altissimo, l'immobiliare perché si è svalutato molto dal 2022... Quello che mi sembra meno attraente sono le stocks growth, soprattutto usa. (Parere personale).
Il guaio per molti appassionati (me compreso) è che se potessi comprare tutti gli etf/tutte le stocks che mi piacciono non mi basterebbe un milione 😂 quindi a una certa devi darti dei limiti o definire una strategia e seguirla.
-
lognomo
Utente VIP
Rispondi a paolo:
In questo scenario non considereresti anche oro?
No, come tutti i metalli preziosi, oro non mi da rendimenti attesi di nessun tipo, è un bene rifugio che però ha correlazioni molto situazionali.
Se proprio dovessi scegliere un asset per decollerare, di cui non si può conoscere in alcun modo il fair value quindi il rischio rendimento atteso, preferirei, ad oggi, BTC.
Cosa che comunque non farò a breve a meno che BTC non arrivi sotto il 10k. Allora magari un 5% del ptf in BTC ce lo metterei pure. -
lognomo
Utente VIP
Rispondi a erik21426:
Davide è fedele a se stesso e al 100% azionario. Strategia.
Ora come ora un sacco di asset sono interessanti, vuoi le governative per profilo rischio/rendimento, le corporate per lo yield altissimo, l'immobiliare perché si è svalutato molto dal 2022... Quello che mi sembra meno attraente sono le stocks growth, soprattutto usa. (Parere personale).
Il guaio per molti appassionati (me compreso) è che se potessi comprare tutti gli etf/tutte le stocks che mi piacciono non mi basterebbe un milione 😂 quindi a una certa devi darti dei limiti o definire una strategia e seguirla.
Sai che la vedo esattamente come te, infatti sull'inserire le HY europee sto infatti iniziando seriamente a riflettere. Anche se, ad essere onsesto, inizio a riflettere attentamente sull'IA e tutto ciò che è correlato ad essa.
Il 10% di momentum e la parte growth di GGRA comunque mi coprono sufficientemente nel caso malaugurato nel quale il prossimo ciclo economico fosse caratterizzato da 10 aziende che spazzano via il resto del mercato. -
lognomo
Utente VIP
Aggiornamento rapido.
Ingresso sull'HY globale effettuato tramite pac gratuito directa con l'etf GFA e piccoli ingressi, dovuti al raggiungimento del target (ho dei target in caso di discesa degli indici per ogni singolo ETF) sia sulle small cap dividend europee che su quelle USA. -
lognomo
Utente VIP
Ulteriore aggiornamento, inizio l'ingresso PAC su EPRA, immobiliare globale, che si trova al 30% dai massimi.
Credo che molte cose siano già scontate, anche se ovviamente potrebbe venire giù ancora un bel po', per fare un esempio nel 2009 l'immobiliare venne giù del 60%, ma mi pare un buon momento per entrare in un'ottica lungo-lunghissimo periodo, l'importante è esserne consapevoli e sovraesporlo nei prossimi mesi all'interno del pac.
Sono contestualmente uscito da REUSE in parità, troppo arbitrario e poco diversificato. -
muhammadop
Utente BASE
Un po' troppi etf, lo vedo difficile da gestire e ribilanciare.
E più diventa grande maggiori saranno le operazioni di ribilanciamenro..
-
albez79
Utente BASE
Rispondi a muhammadop:
Un po' troppi etf, lo vedo difficile da gestire e ribilanciare.
E più diventa grande maggiori saranno le operazioni di ribilanciamenro..
basta non ribilanciare ahah
a parte l'ironia, a parer mio fa fede il prezzo di costo e non quello di mercato l'unico ribilanciamento lo farei esclusivamente con soldi freschi.
ovviamente è una mia personale visione degli investimenti
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francip
Utente BASE
Rispondi a albez79:
basta non ribilanciare ahah
a parte l'ironia, a parer mio fa fede il prezzo di costo e non quello di mercato l'unico ribilanciamento lo farei esclusivamente con soldi freschi.
ovviamente è una mia personale visione degli investimenti
Quindi se prendi mela e pera al 50% e mela sale al 90% per te il portafoglio è bilanciato per via del prezzo di costo? 😅
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albez79
Utente BASE
Rispondi a francip:
Quindi se prendi mela e pera al 50% e mela sale al 90% per te il portafoglio è bilanciato per via del prezzo di costo? 😅
quello che fa fede è ciò che ho investito e che ho verosimilmente bilanciato, gli asset poi nel tempo possono salire o scendere ma questo non giustifica pagare continuamente tasse (o creare delle minus) perchè voglio mantenere gli asset alla stessa percentuale. Qualora avessi un PAC attivo o un nuovo PIC da investire allora ribilancerei altrimenti sto a bocce ferme....
tornando al tuo esempio:
se mela sale al 90 e la vendo per tornare a 50 ci pago il 26% di tasse sulla plus, con i soldi restanti andrei ad acquistare delle quote alla pari per mela e pera pagando ovviamente entrambe le commissioni...dove sta il senso ?
io personalmente venderei un asset in gain/perdita esclusivamente se mi servono dei soldi altrimenti stanno li.
-
erik21426
Utente VIP
Rispondi a albez79:
quello che fa fede è ciò che ho investito e che ho verosimilmente bilanciato, gli asset poi nel tempo possono salire o scendere ma questo non giustifica pagare continuamente tasse (o creare delle minus) perchè voglio mantenere gli asset alla stessa percentuale. Qualora avessi un PAC attivo o un nuovo PIC da investire allora ribilancerei altrimenti sto a bocce ferme....
tornando al tuo esempio:
se mela sale al 90 e la vendo per tornare a 50 ci pago il 26% di tasse sulla plus, con i soldi restanti andrei ad acquistare delle quote alla pari per mela e pera pagando ovviamente entrambe le commissioni...dove sta il senso ?
io personalmente venderei un asset in gain/perdita esclusivamente se mi servono dei soldi altrimenti stanno li.
finchè fai così per te stesso ok. facessi una cosa del genere a un cliente ti arrestano :D
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albez79
Utente BASE
perchè ?
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erik21426
Utente VIP
Rispondi a albez79:
perchè ?
Il cliente ha un determinato profilo di rischio, se il portafoglio cambia e si ritrova con il rischio concentrato / rischio più alto / troppa volatilità, devi ribilanciare.
È buonsenso, oltre che previsto dalla mifid. Non credo di dover spiegare le implicazioni della tua proposta
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albez79
Utente BASE
si può dire che è una questione puramente spicologica del cliente ? visto che un investitore "medio" ha un orizzonte temporale lungo la volatilità lascia il tempo che trova. Il rischio esiste nel momento in cui ho un orizzonte temporale prestabilito o peggio ancora devo disinvestire velocemente perchè ho bisogno di soldi allora avere un portafoglio con bassa volatilità e sostanzialmente bilanciato e a rischio basso è l'ideale.
Si fa per ragionare, è interessante capire come la spicologia influenza le nostre scelte
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erik21426
Utente VIP
Rispondi a albez79:
si può dire che è una questione puramente spicologica del cliente ? visto che un investitore "medio" ha un orizzonte temporale lungo la volatilità lascia il tempo che trova. Il rischio esiste nel momento in cui ho un orizzonte temporale prestabilito o peggio ancora devo disinvestire velocemente perchè ho bisogno di soldi allora avere un portafoglio con bassa volatilità e sostanzialmente bilanciato e a rischio basso è l'ideale.
Si fa per ragionare, è interessante capire come la spicologia influenza le nostre scelte
Non è psicologica è proprio pratica, metti caso che il cliente ci deve campare con gli investimenti, se ad un certo punto uno ha il 30% del portafoglio DEVI tagliarlo, che se crolla quello non ci fa più la spesa al supermercato (e ti denuncia).
Oppure hai un investimento lifeplan in cui abbassi la volatilità gradualmente perchè a una certa devi andare in pensione alle Maldive. Che fai gli dici che non ci va perché non hai mai ribilanciato e l'azionario è andato giù ieri?
E comunque la psicologia è FONDAMENTALE, non puoi stare male per gli investimenti, non è cosa. Nel caso del cliente, se questo sta male perché la volatilità gli va fuori controllo e tu non ribilanci "perchè all'inizio hai messo 50/50 poi come va va" capisci che non reggi davanti a nessun tribunale.
Da un punto di vista di asset allocation, se hai un determinato portafoglio e vuoi che rimanga lo stesso, devi ribilanciare. Altrimenti non vuoi un portafoglio ma "strumenti finanziari a random e come va va"
In ultimo, se mela va a 90 e la vendi per ribilanciare pera, è efficiente dal punto di vista del sottostante, in quanto un azione cresciuta tantissimo ha minor rendimento atteso (e il contrario). Quindi stai sacrificando sottostante per le tasse, quale dei due per te è più importante? Se le tasse allora investi PIR o eviti completamente gli ETF.
E con ciò non intendo dire che non bisogna ribilanciare con nuova liquidità, senza dubbio è il metodo migliore. Ma bisogna avercela la liquidità, e man mano che il portafoglio cresce, se il tuo stipendio non cresce alla stessa velocità i contributi che potrai apportare in futuro saranno sempre meno significativi
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erik21426
Utente VIP
Al fine di osservare portafogli con delle strategie più complesse di VWCE e comprendere quanti ragionamenti stanno dietro ad un asset allocation professionale/strategica/con criterio ti consiglio Oro, Spezie e Tulipani (orospezietulipani.blogspot.com)
Una cosa è il mondo di Youtube e del VWCE, un'altra gli investimenti per le persone normali
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erik21426
Utente VIP
In merito alle normative, quella UCITS impone che gli etf siano diversificati secondo certi criteri di minima decenza, mentre la Mifid ti obbliga a far tenere al cliente investimenti in linea con le sue caratteristiche.
E sono entrambe cose sensate
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albez79
Utente BASE
erik capisco le tue ragioni e capisco anche che avere a che fare con i soldi degli altri crea una marea di problemi e di obblighi al quale non ci si può sottrarre.
tornando all'esempio...
se mela è arrivata a 90 dire che ha un minor rendimento atteso è semplicemente prevedere il mercato! che cosa ne so che poi pera continuerà a scendere e mela a salire o viceversa ? (parlo da investitore semplice e non da analista finanziario o consulente finanziario)
tornando sul concreto e facendo un esempio reale, se in portafoglio ho un ETN di bitcoin che mi fa il 50% e nexi che mi fa il -20% seguendo il tuo ragionamento dovrei ribilanciare in quanto l'ETN avrà un rendimento atteso inferiore, poi però bitcoin sale a bomba e nexi sprofonda nelle viscire....
e qui ho tralasciato volutamente il discorso tasse.
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erik21426
Utente VIP
Rispondi a albez79:
erik capisco le tue ragioni e capisco anche che avere a che fare con i soldi degli altri crea una marea di problemi e di obblighi al quale non ci si può sottrarre.
tornando all'esempio...
se mela è arrivata a 90 dire che ha un minor rendimento atteso è semplicemente prevedere il mercato! che cosa ne so che poi pera continuerà a scendere e mela a salire o viceversa ? (parlo da investitore semplice e non da analista finanziario o consulente finanziario)
tornando sul concreto e facendo un esempio reale, se in portafoglio ho un ETN di bitcoin che mi fa il 50% e nexi che mi fa il -20% seguendo il tuo ragionamento dovrei ribilanciare in quanto l'ETN avrà un rendimento atteso inferiore, poi però bitcoin sale a bomba e nexi sprofonda nelle viscire....
e qui ho tralasciato volutamente il discorso tasse.
Non è prevedere i mercati il ritorno alla media. È un fenomeno comprovato che comprare ai massimi sia più rischioso che ai minimi
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lognomo
Utente VIP
Rispondi a muhammadop:
Un po' troppi etf, lo vedo difficile da gestire e ribilanciare.
E più diventa grande maggiori saranno le operazioni di ribilanciamenro..
Ciao,
Grazie per l'opinione anzitutto.
Non vedo grossi problemi visto che tendo ad avere una strategia anche per i ribilanciamenti corposi i quali, in caso di necessità vengono fatti intorno a marzo-aprile di ogni anno.
Per questo ho liquidità, e al momento conto di continuare a tenerne da parte, visto che rende, male che vada il 4% lordo, quindi nessun problema anche in caso di importi più cospicui.
Inoltre chi mi conosce sa che sono anche troppo maniacale, vero che parliamo di un pac ma scelgo con costanza i prodotti meno prezzati (ad esempio a dicembre entrerò solo su reits, small cap e forse hy) mese per mese, cercando di trovare un bilanciamento tra tutto (perchè ho anche range percentuali geografici, di valuta, sviluppati ed emergenti e infine big, medium e small, tra l'altro abbastanza diversi dalla market cap mondiale attuale).
Sono abbastanza attivo insomma, quindi questo problema so come evitarlo.
Se non dovessi riuscirci, come dicevo all'inizio, ci sono i ribilanciamenti di marzo aprile a mettere a posto il tutto. -
lognomo
Utente VIP
Rispondi a albez79:
erik capisco le tue ragioni e capisco anche che avere a che fare con i soldi degli altri crea una marea di problemi e di obblighi al quale non ci si può sottrarre.
tornando all'esempio...
se mela è arrivata a 90 dire che ha un minor rendimento atteso è semplicemente prevedere il mercato! che cosa ne so che poi pera continuerà a scendere e mela a salire o viceversa ? (parlo da investitore semplice e non da analista finanziario o consulente finanziario)
tornando sul concreto e facendo un esempio reale, se in portafoglio ho un ETN di bitcoin che mi fa il 50% e nexi che mi fa il -20% seguendo il tuo ragionamento dovrei ribilanciare in quanto l'ETN avrà un rendimento atteso inferiore, poi però bitcoin sale a bomba e nexi sprofonda nelle viscire....
e qui ho tralasciato volutamente il discorso tasse.
Ciao, quoto il tuo ultimo messaggio solo per comodità.
Grazie anche a te per l'opinione.
Concordo su erik che il ritorno alla media è sempre avvenuto storicamente, quindi da li non usciamo, a meno di non pensare che siamo entrati in una nuova era dell'economia e della finanza con regole totalmente diverse dal passato (che ci sta eh, a patto di essere consapevoli che in passto non è mai andata così).
Essendo un investitore di suo abbastanza contrarian capisci bene che questo concetto è alla base del mio ptf.
Cerco di trovare un equilibrio tra andamento attuale (dove chiaramente ci sono dei vincitori e dei vinti e che non posso ignorare visto che chiaramente non so quando finirà questa fase) e il concetto alla base del ritorno alla media.
Ecco ad esempio il perchè del mio etf principale che sostituisce il classico swda ovvero GGRA. Aziende growth, ma con un filtro dividenti e qualità. Attenzione al presente ma con un occhio (e mezzo) al futuro.
Un ptf complesso come il mio richiede NECESSARI ribilanciamenti, anzi, come dicevo a muhammadop prima di te scelgo con costanza i prodotti meno prezzati, visto che posso scegliere tra vari etf, ed in questo modo tendo sia a seguire la mia strategia contrarian, che, se prendiamo sempre il concetto del ritorno alla media alla base di tutto, a ribilanciare con l'andare del tempo in automatico.
Fondamentalmente l'esatto contrario di quello che dici tu-
Ovviamente con rispetto della tua opinione, ma io seguo la mia strategia che fonda su basi totalmente differenti dalle tue, anche questo è il bello degli investimenti, tra 20 anni vedremo come è andata. :)