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mercilessonion

Utente BASE

Ciao a tutti

Inizio una nuova conversazione su un argomento che ho trovato interessante.

Di recente sto ascoltando il "Rational remainder podcast" e il "Money scope podcast" entrambi con Ben Felix, un consulente finanziario indipendente canadese che, per quello che ne penso io dice cose molto ragionevoli.

Uno dei vari punti presi in considerazione in Money scope era la asset allocation, e una delle considerazioni fatte è stato:

Se hai una cifra da investire, e preferisci fare un pac invece che in un colpo solo significa che, probabilmente la tua asset allocation è sbagliata e, che probabilmente dovresti diminuire il rischio fino a sentirti sereno di mettere tutto il denaro destinato agli investimenti investito.

Che ne pensate?

  • tonysoprano

    Utente BASE

    Sono d'accordo. Il pac non e' la soluzione ad un problema di asset allocation non adeguata al profilo di rischio. Poniamo che tu abbia 100000 Euro da investire e scegli un pac mensile per due anni su un 100% azionario. Dopo due anni il mercato ha fatto il 20% e tu ovviamente solo la meta' e cioe' circa il 10%. Con i tuoi 110mila in azioni perche' a questo punto dovresti sentirti sicuro se l'azionario puro non corrisponde al rischio che vuoi o puoi permetterti? Ti dovresti chiedere e se ora il mercato fa un bel -30? Io perdo 33 mila euro e riesco a non farmi prendere dal panico? Secondo me il pac non risolve il problema se l'asset allocation non e' adatta al profilo dell'investitore a meno che il pac non sia fatto su un lunghissimo periodo di tempo ma a quel punto il problema sarebbe rappresentato da tutti i rendimenti sacrificati nel tempo. Quindi se uno ha la disponibilità meglio entrare subito con un asset allocation piu' prudente per poi ruotare l'allocation su un assetto piu' aggressivo nel caso di mercato azionario orso.

  • mercilessonion

    Utente BASE

    Invece io non sono pienamente d'accordo.

    Un paio di riflessioni.

    Ho la sensazione che i ragionamenti non tengono conto di svariate situazioni.

    La finanza personale non è solo matematica, è prevalentemente psicologia.

    Prendiamo svariate situazioni ipotetiche.

    Ammettiamo che un invesitore generico chiamato "Pippo" non abbia mai investito ma che parta da un capitale relativamente considerevole, Peccato che il suo reddito non sia affatto paragonabile al capitale iniziale.

    Pippo ha fatto tutti i test mifid e si è posto le domante giuste e magari ha anche assunto un consulente per aiutarlo, avendo un orizzonte temporale lungo si è stabilito che il suo profilo di rischio è "alto".

    Se Pippo mettesse tutto e subito, nonostante fosse il candidato ideale, non è sicuro che terrà il colpo e non vada in panico, perchè è un investitore novello e senza un battesimo del fuoco nessuno può dire con certezza come reagirà, invece penso che lasciandogli "pucciare" i piedi un po per volta avrà modo di capire meglio che tipo di investirore è.

    Si può anche ipotizzare un caso in cui Pippo sia un invesitore relativamente esperto ma abbia ereditato un capitale interessante.

    In quel caso andrebbe anche preso in considerazione cose come:

    -il fatto che ci vorrà del tempo prima di internalizzare che il denaro è veramente suo

    -Il lutto potrebbe non renderlo completamente lucido

    -come sopra lo sbalzo di capitale in rapporto al reddito


    In conclusione, so che statisticamente parlando è più logico investire tutto e sbito, però credo che ci siano svariate attenuanti da tenere in considerazione.

  • tonysoprano

    Utente BASE

    Sì, il Pac può facilitare l'ingresso nel mondo degli investimenti e abituare la persona all'idea di essere esposto sul mercato in maniera graduale, costante e progressiva. Il problema è che non può "sanare" un'allocation "errata", che oltrepassi cioè la tolleranza psicologica al rischio e/o  superi la "capacity to risk" ( credo che in inglese si dica così e non so come tradurlo). Quindi, forse si potrebbe sostenere che, anche se iniziare l'investimento con un Pac (anzichè un Pic) non dimostri che la scelta dell'allocation sia errata, pensare di mantenere il Pac fino ad esaurimento del capitale da investire sperando di proteggersi così da una volatilità non tollerabile è ingenuo e, in ultima analisi, sbagliato.

  • erik21426

    Utente VIP

    Ben Felix non è un consulente finanziario indipendente. Avere opinioni così forti e poco inclini alla psicologia dell'investitore ne é una dimostrazione 😬

    Magari da un punto di vista matematico unito ad un backtest esce che il pic abbia risultati migliori, ma fare i conti così a secco e con un risparmiatore che ci deve mettere i soldi sono due cose diverse.

    Soprattutto dal punto di vista consulenziale, il cliente deve dormire bene la notte ed essere tranquillo, prima di tutto. Per questo gli si fa il questionario MIFID ed eventualmente si abbonda di obbligazioni, anche se nella "teoria" non ci guadagna il massimo possibile. 

    Come hanno fatto notare altri qui sopra in risposte ben più strutturate, il pac può essere utile in diversi scenari:

    • Investitore che inizia ad investire adesso. Magari non è ben consapevole della propria tolleranza al rischio, quindi è come se mettesse i piedi in acqua per iniziare ad abituarsi a vedere il patrimonio che oscilla. 

    Una strategia che ho provato più volte personalmente e ho visto anche funzionare altrove è la seguente: investitore estremamente prudente e spaventato, che non sa come funzionano i mercati. Sicuro reagisce molto male al pensiero di investire in un colpo tutto il capitale. Allora magari si inizia con un tranquillo titolo di stato, magari a scadenza breve, spiegandogli come funzionano le obbligazioni e che riceverà cedole e rimborso alla scadenza. 

    Una volta che ha capito a livello teorico il funzionamento solitamente non è un problema metterci un cippino (da scalare in proporzione al patrimonio, magari il cippino sono 10k oppure 1). Quello si metterà a guardare il prezzo del titolo che va su e giù in modo molto blando (è un titolo a breve), riceverà una o due cedole e quindi scadenza e rimborso totale. 

    Ecco, una volta che vede il rimborso e fa 2+2 (es. Ha pagato 9800 per 10 lotti e pure ricevuto cedole) si innamora. E allora il passo successivo è fare un investimento un po' più corposo e più a lungo termine. E si procede così. 

    Una volta che l'hai svezzato sarà completamente investito e se la vivrà più tranquillamente. Una strategia utile può essere la bond ladder che da molta certezza riguardo al flusso di cassa e hai sempre qualcosa che sta per scadere e rimborsarti, ne ho parlato in un video con bowman sul canale: https://m.youtube.com/watch?v=BZ2zEfgcw4E&t=65s

    Tra l'altro la bond ladder ha altre qualità positive utili a tutti gli investitori anche quelli esperti, consiglio la visione. 

    • Un'altro caso è quello dell'investitore che capisce ma ha paura perché siamo ai massimi di sempre ed è tutto caro. 

    Difficile dargli torto sul fatto che l'azionario sia caro (soprattutto usa), o che lo sia l'oro. Pertanto se se la vive meglio entrando poco a poco "perché non si sa mai che rintraccia", ben venga. Anche qua su financedrip ho visto situazioni del genere, piuttosto che stare fuori a tempo indefinito meglio il pac, visto che c'è la possibilità che hai torto e non scende. 


    Poi ci sono tutta una serie di situazioni personali e familiari che implicano il non voler investire tutto subito, che essendo estremamente varie non mi metto a elencare. 


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