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erik21426

Utente VIP

I criteri di selezione

Faccio seguito al post di Fabio a tema stock picking, per proporre uno scenario di fantasia.

Ipotizziamo che gli ETFs non esistano, le azioni sul mercato sono un infinità, quali sarebbero i criteri per decidere quali acquistare? (A meno di andare a sentimento, moda o seguire i consigli di qualche Cramer o YouTuber di turno).

Ovviamente è una risposta soggettiva, quella che mi sono dato io è una scaletta di "principi di selezione" che paiono di buonsenso generale:

  1. P/E Decente (value)
  2. No small cap
  3. No aziende iper growth
  4. No aziende indebitate / no fondamentali (criterio value + quality)
  5. No paesi emergenti
  6. Business stabili
  7. Dividendi sostenibili

Dovendo investire in pochi titoli, la possibilità di fare schifo con un azienda che rispetta tutti questi criteri è piuttosto bassa.

Quali sarebbero i vostri e perchè?

  • lognomo

    Utente VIP

    Coca cola

    Pepsi 

    P&G

    Buona parte del settore energetico (Exxon-Chevron )

    Apple (non so cosa intendi per iper-growth, business stabili e quale è il tuo limite di P/E)

    Johnson & Johnson

    Nestle

    Comunque ce ne sono davvero un'infinità.


  • fabio

    Utente VIP

    I miei principali criteri di selezione sarebbero questi:

    1. P/E (value)
    2. Business stabili
    3. Difendibilità del modello di business

    In generale tenderei a non escludere gli emergenti, tranne nel caso di situazioni politiche pericolose (vedi Cina).

  • lucimbo

    Utente BASE

    In tutta onestà non sarei capace di selezionare le azioni in autonomia quindi probabilmente andrei a copiare quello che fa qualche grande fondo 😅

  • bowman

    Utente VIP

    Il problema è che a quelle aziende non mandi il curriculum, le compri per far crescere il valore.

    Con tutti quei filtri selezioni "buone" aziende, perché un'azienda ha P/E basso? Perché non piace al mercato, perché l'aspettativa di utili futuri è peggiorativa?

    Le small cap (prese nel complesso) nel lungo termine hanno tassi di crescita superiori alle large cap.

    Idem le growth (quando c'è liquidità e i mercati vanno bene).

    4/5/6/7 bisogna trovarle

    Spesso aziende di questo tipo sono di settori specifici, come le Utilities o (soprattutto in passato) le Banche.

    Poi finisci per comprarle nel 2006, momento di massima efficacia di questi valori, e il tuo Banco Santander e ENEL ti piazzano un bel -60%, perché la crisi del 2008 affossò le banche e ridusse le disponibilità per gli investimenti in settori di beni necessari.

    Quindi si, la selezione per fondamentali è utile, sicuramente investendo per 40 anni con questi principi un portafoglio grande e diversificato ottieni ottimi risultati, nel breve termine finisci per concentrarti in quelle poche aziende molto 'difensive' e bisogna vedere che poi la scarsa diversificazione non ti travolga come nel 2008.

    Insomma non è così facile.


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