In questo articolo

  • Cos'è un PAC e quali sono i vantaggi dell'investire a PAC
  • Cos'è un PIC e quali sono le differenze col PAC
  • Ibridi PIC + PAC
  • E' meglio il PIC o il PAC?
  • Quali accortezze avere nel progettare il PAC ETF
  • Fare un PAC manualmente
  • Fare un PAC manuale con DEGIRO
  • Fare un PAC automatico con Fineco replay
  • Fare un PAC automatico con Scalable Capital
  • Fare un PAC automatico con Directa
  • I lifestrategy
  • I Robo Advisor
  • Strategie miste

PAC ETF: La guida completa per chi parte da zero (Aggiornata al 2023)

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Financedrip
23 Dicembre 2023
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PAC in ETF

Cos'è un PAC e come funziona?

Cos'è un PAC e quali sono i vantaggi dell'investire a PAC

PAC significa Piano di Accumulo di Capitale. Nella pratica significa acquistare a cadenza regolare lo stesso strumento con un budget pianificato in precedenza.

Per fare un esempio, supponiamo che tu voglia fare un PAC a cadenza mensile su un ETF che costa 30€ la quota e decidi che vuoi investirci massimo 100€ al mese.

  • Il primo mese l'ETF costa 30, ne comprerai quindi 3 quote
  • Il secondo mese il prezzo è sceso a 25, di conseguenza ne comprerai 4 quote
  • Il terzo mese il prezzo è salito a 35, ne comprerai quindi 2 quote

Il primo vantaggio del PAC è molto chiaro in questo esempio, quando il prezzo è più basso si acquistano più quote, quando il prezzo è più alto se ne acquistano meno. Questo fa si che il prezzo medio di acquisto tenda ad essere inferiore, perché nei mesi in cui le azioni erano più economiche ne hai comprate di più. Ne consegue che i PAC sono maggiormente efficaci su asset più volatili, in particolar modo le azioni.

Ha molto senso anche da un punto di vista finanziario, acquistare azioni quando costano meno presenta meno rischi e più rendimento atteso rispetto al pagarle tanto.

Il secondo ed il terzo vantaggio del PAC sono comportamentali:

  • Entrare a mercato regolarmente sempre con lo stesso importo da' ordine e metodo alla strategia. E' molto meglio avere una strategia definita e un metodo piuttosto che andare a braccio, che rischia di causare molti errori.
  • Entrare a mercato poco a poco fa sentire molto più tranquille emotivamente quelle persone che se investissero tutto il capitale subito, vedendo un calo di mercato potrebbero essere colte da ansia. Non è da sottovalutare in quanto le emozioni possono spingere un investitore a scelte scellerate (ad esempio vendere un ETF in perdita).
Il PAC è una scelta obbligata per gli investitori con basso capitale, in quanto non possono permettersi di comprare diverse quote di diversi asset per avere immediatamente un portafoglio ampio. Ciò nonostante è possibile avere un portafoglio diversificato con pochi ETF

Il quarto vantaggio è che se hai più di uno strumento potresti accumulare a value averaging. Ad esempio ipotizziamo che il tuo PAC è su un ETF obbligazionario ed uno azionario al 50% ciascuno. Siccome i prezzi oscillano, ad un certo punto potresti trovarti quello azionario che vale il 60% dell'investimento e quello obbligazionario il 40%.

Con un ribilanciamento "standard" dovresti vendere il 10% di surplus dell'azionario per comprare un ulteriore 10% di obbligazionario per riportarli in pari. Questo però è inefficiente da un punto di vista fiscale, in quanto vendendo una posizione in profitto si pagano le tasse sul capital gain.

Se investi a PAC con tecnica value a averaging, quel mese anzichè 50/50 potresti versare tutti i 100 € sul titolo obbligazionario, e continuare a farlo finché non tornano 50/50. Così facendo non paghi capital gain, e benefici maggiormente dell'"acquistare al ribasso".

Cos'è un PIC e quali sono le differenze col PAC

PIC significa Piano di Investimento di Capitale. Nella pratica vuol dire investire in un colpo solo tutto il patrimonio che si vuole mettere a frutto, limitandosi poi ad osservare l'andamento del mercato ed eventualmente fare lievi (sottolineiamo, LIEVI) modifiche e ribilanciamenti periodici.

Anche il PIC ha dei vantaggi:

  • Minori spese di operatività: se fai il grosso delle operazioni una volta sola, paghi meno commissioni di chi acquista regolarmente.
  • Maggiore rendimento atteso: siccome il mercato tende a crescere, mettere a frutto tutto il capitale da subito ha statisticamente e storicamente ritorni maggiori. è statistica, è assolutamente plausibile che i mercati scendano ad investimento appena iniziato "riducendo" tutto il capitale. Se questo ti preoccupa, investi a PAC.
  • Maggiore possibilità di diversificazione: siccome chi investe a PIC il capitale lo ha già (altrimenti farebbe un PAC) può da subito avere un portafoglio ampio e super personalizzato con tanti strumenti, in modo da raggiungere un elevato livello di minuziosità.

Ibridi PIC + PAC

Alcuni investitori, per le più svariate ragioni, adottano un approccio misto. Investono la maggior parte del capitale subito e proseguono facendo versamenti periodici a PAC. Spesso a value averaging sulle posizioni che hanno subito le fluttuazioni negative maggiori.

Siccome l'impatto dei versamenti successivi è molto inferiore a quello del grosso investimento iniziale, questo investimento avrà i vantaggi del PIC.

E' meglio il PIC o il PAC?

Se hai un capitale basso o nullo devi investire a PAC obbligatoriamente quindi c'é poco da discutere.

Se hai un capitale medio/alto, il nostro suggerimento è quello di valutare principalmente la propria tolleranza alle perdite e conoscenza dei mercati. Se hai paura delle fluttuazioni o ti senti impreparato/insicuro, il PAC ti permetterà di investire in modo più sereno. Se hai un capitale medio/alto, buona tolleranza alle perdite e buona conoscenza dei mercati, il PIC potrebbe essere la migliore opzione.

Il PIC è di gran lunga la migliore opzione se si vuole mettere a rendita un capitale importante ai fini di secondo stipendio/pensione/arrotondare, in quanto si inizieranno a ricevere cedole e dividendi su tutto il capitale fin da subito.

Quali accortezze avere nel progettare il PAC ETF

Questi sono per lo più consigli di buonsenso:

  • Comprare pochi ETF: è difficile dividere in modo pratico pochi soldi su tanti strumenti. Inoltre avere tante posizioni piccole è dispersivo e anche qualora una di esse dovesse fare molto bene l'impatto sarebbe minimo. Indicativamente è bene fare PAC su un numero di strumenti tra 1 e 5 a seconda di quanto importanti sono i versamenti ricorrenti. Se versi ad esempio € 100 al mese, potrebbe essere opportuno utilizzare un solo ETF. Se versi € 1000 al mese o più, diventa fattibile distribuire i fondi anche su 4/5 ETF.
  • Evitare ETF con NAV elevato: il NAV è il prezzo per quota. Se fai PAC su 3 ETF che hanno quote da 300/400/500 € ciascuno, è molto scomodo dividere i fondi. Meglio puntare su ETF che tracciano indici uguali/molto simili, ma con NAV più bassi. Facendo un esempio, se fai un pac da 800 € al mese potresti acquistare 1 sola quota di un ETF da 500 €, e ti rimarrebbero 300 non investiti. Se invece le quote costassero € 50 riusciresti ad impiegare tutti i soldi versati.
  • Utilizzare ETF ad ampia base: siccome i PAC si fanno su pochi ETF, è ottimo se ognuno di questi ha dentro tante azioni/obbligazioni, così da diversificare molto l'investimento con un singolo acquisto. Gli ETF azionari "mondiali" per esempio, investono in migliaia di azioni di tutto il mondo, garantendoti in un sol colpo diversificazione tra aziende, geografica e settoriale.
  • Scegliere ETF a distribuzione o accumulo. Gli ETF che accumulano i dividendi sono leggermente più efficienti fiscalmente, in quanto reinvestono automaticamente nel fondo cedole e dividendi senza versarli a te, così non paghi le tasse su cedole e dividendi. Siccome questi accumulano nel fondo i proventi, le quote degli ETF ad accumulo tendono a diventare sempre più grandi, in alcuni casi potrebbero crescere anche di decine di euro nel corso del tempo, questo potrebbe renderli più scomodi per via del NAV. Per ottenere liquidità dovrai vendere delle quote, in quel caso pagherai di più in tasse perché l'etf sarà cresciuto maggiormente di prezzo. Gli ETF che distribuiscono ti costringono a pagare le tasse ogni volta che ti pagano. Sono però molto pratici per diversi motivi: 1) ti danno liquidità extra che puoi versare sull'etf che è sceso di più, così da avere un maggiore potere di ribilanciamento 2) il NAV tende a rimanere più basso perché parte dei proventi sono dati a te anzichè essere reinvestiti, di conseguenza comprerai più quote ed in modo più agevole anche dopo tempo 3) se usi Directa non devi ricordarti di versare ogni tanto per pagare il bollo, siccome la liquidità si rifocilla da sola.
  • Stick the plan: Non c'é nulla di peggio di darsi una strategia e un metodo e poi operare in modo caotico. I migliori risultati si ottengono con costanza e pazienza. Scegli un importo che sei piuttosto sicuro riesci a mettere da parte tutti i mesi, non troppo alto, così da non trovarti un mese che "non mi bastano i soldi, verserò meno". In questo articolo utilizziamo la cadenza mensile a fini esemplificativi, se sei comodo a farlo trimestrale/semestrale/annuale, va bene lo stesso, l'importante è rispettare le scadenze. Una volta che hai deciso quali ETF acquistare, non li cambiare ne' vendere prima di qualche anno, in questo modo puoi davvero beneficiare della riduzione del prezzo medio di carico quando le quote scendono di prezzo. Inoltre gli ETF sono prodotti adatti ad investimenti di lungo termine, è inutile guardare la performances nel breve periodo.

Fare un PAC manualmente

Fare un PAC manualmente ti lascia la massima libertà. Dopo esserti messo un promemoria (es. ogni fine mese/15 del mese/ogni trimestre/ecc..) quando arriva il giorno degli acquisti entri sul tuo broker/banca preferito e compri quello che ti serve. Così facendo hai totale libertà di scegliere sia gli strumenti che la banca o il broker che più ti aggradano. Un "contro" è che ti devi ricordare ed eseguire l'operazione manualmente ogni volta. Un altro contro è che se l'intermediario che hai scelto ti fa pagare tanto di commissioni (tipicamente le banche), alla lunga le fee pesano.

Fare un PAC manuale con DEGIRO

DEGIRO è un broker estero online. (Se vuoi approfondire cosa significa consulta l'articolo dedicato). Ha tariffe molto basse quindi è assolutamente fattibile fare un PAC manualmente ignorando le fee. DEGIRO inoltre ha una lunga lista di ETF con commissioni ZERO se li acquisti massimo una volta al mese, questo ti consente di abbassare ulteriormente i costi. Molti tra gli ETF in questa lista sono ottimi ai fini di PAC. DEGIRO non ha alcuna funzionalità di acquisto automatico per cui devi fare compere manualmente.

DEGIRO ha un offerta di obbligazioni molto bassa, se mai volessi comprarne potresti essere costretto a cambiare broker. Inoltre non fanno regime amministrato, per pagare le tasse dovrai rivolgerti al commercialista con il report fiscale precompilato che ti verrà consegnato.

NB: PRIMA si sceglie in cosa investire e DOPO si approfitta di eventuali sconti sui titoli (es. se sono in qualche promo a zero fee), NON il contrario. Fare il contrario potrebbe significare investire in un portafoglio diverso da quello che sarebbe ottimale per te, oppure acquistare ETF con caratteristiche peggiorative o costi più alti di altri che non sono "in sconto".

Fare un PAC automatico con Fineco replay

Fineco è la banca n.1 per il trading in Italia e se hai un conto con Fineco puoi usare il piano replay. Il piano Fineco replay ti consente di scegliere gli ETF che preferisci ed impostare i versamenti, quindi Fineco farà gli acquisti automaticamente al tuo posto. In questo caso paghi zero di commissioni di compravendita, mentre pagherai un canone per il servizio tanto più alto quanti sono gli ETF che hai scelto.

Il piano replay di Fineco è davvero comodo, in quanto ti consente di investire automaticamente e senza dover aprire un altro conto per gli investimenti. Tuttavia se mai vorrai acquistare altro, le commissioni per le operazioni di Fineco sono molto alte, possono arrivare anche a 19€ a transazione. Il piano replay di per se è la soluzione più costosa tra quelle automatiche trattate in questo articolo, per 4 ETF pagheresti 6,95€ al mese, per 5 € 9,90 ecc.. qui i dettagli. Inoltre ti toglie la possibilità di acquistare a value averaging.

Essendo una banca fa regime amministrato, pagando le tasse al posto tuo coi i fondi del conto corrente, senza che tu te ne debba preoccupare.

Fare un PAC automatico con Scalable Capital

Scalable è un altro broker estero online con tariffe molto basse. A differenza di DEGIRO ha sia la funzione di acquisto automatico che la funzione di prelievo dal conto corrente, permettendoti di impostare il PAC una tantum e lasciandolo poi andare da solo. Come per Fineco puoi scegliere tu gli ETF.

I contro a Scalable sono gli stessi di DEGIRO, con l'aggravante che i titoli vengono acquistati su borsa di Monaco, se dovessi in futuro trasferire i titoli su un altro intermediario (magari italiano che fa regime amministrato) è estremamente difficile che li accetti, potresti essere costretto a vendere tutto.

Fare un PAC automatico con Directa

Directa è una SIM italiana, quindi fa regime amministrato e non ti devi preoccupare delle tasse. Le commissioni di Directa sono competitive se confrontate con le banche, 0,19% oppure 5€ (a scelta dell'utente) su tutti gli ETF quotati su borsa italiana.

Directa ha una lista piuttosto nutrita di ETF di Amundi, iShares, Wisdomtree e VanEck che possono essere acquistati con PAC automatico impostato dall'utente a zero spese. Sicuramente molto comodo, tuttavia dobbiamo segnalare due cose:

1) Directa non può prelevare automaticamente dal conto corrente, è opportuno impostare un bonifico ricorrente verso Directa così che "viaggi in autonomia"

2) Molti ETF della lista dei gratuiti sono brutti, con brutti intendiamo che hanno NAV spropositati, costi (TER) alti, replicano indici buffi o dalla dubbia utilità, inoltre in moltissimi casi sul mercato ci sono equivalenti oggettivamente migliori. Molti tra i più interessanti ETF di iShares e Amundi NON sono presenti in lista, il che ci fa pensare che l'obiettivo principale di questa iniziativa sia "spingere" ad acquistare ETF che altrimenti soffrirebbero di scarsa domanda. - sottolineiamo che è un parere della redazione-

Tuttavia non è tutto da buttare, alcuni ottimi ETF ci sono e nel prossimo paragrafo faremo degli esempi di portafogli di ETF fatti utilizzando la lista gratuiti di Directa.

Il nostro consiglio, come prima evidenziato, è quello di scegliere anticipatamente gli ETF e solo successivamente verificare se eventualmente rientrano in promozioni varie ed eventuali. Nel caso di Directa se dei tuoi (es.) 2 ETF uno è in lista e uno no, potresti attivare il PAC su quello presente ed acquistare manualmente quello che non lo è.

I lifestrategy

I lifestrategy sono una linea di ETF di Vanguard, i quali sono ETF di ETF, ovvero ognuno di essi non ha al proprio interno azioni e obbligazioni ma un mix di ETF. Questo fa si che abbiano un'ottima diversificazione, sia tra azioni che obbligazioni, all'interno di un singolo strumento. Sono di 4 tipologie, 80/20, 60/40, 40/60 e 20/80 dove il primo numero è la % di ETF azionari ed il secondo di ETF obbligazionari. I lifestrategy ribilanciano gli ETF interni automaticamente per mantenere costante l'esposizione azioni/obbligazioni. Sono disponibili sia le versioni con accumulo dei proventi che quelle a distribuzione.

I pro:

  • Molto molto comodi per fare PAC su un singolo ETF, controllando il livello di rischio.
  • Molto meno costosi di qualsiasi fondo attivo della banca o robo advisor. (E le performance lo dimostrano, in positivo!)
  • Non necessitano di ribilanciamenti
  • Ottimi anche come "core" del portafoglio

I contro:

  • Investitori più esigenti o con più capitale otterranno portafogli migliori per le proprie esigenze usando ETF più specifici
  • Le obbligazioni sono tutte a cambio coperto, la copertura a lungo andare riduce la performances del comparto obbligazionario (ma riduce la volatilità)

Un'altro interessante "ETF di ETF" multi-asset è l'Xtrackers Portfolio ad accumulazione (quello a distribuzione non lo consigliamo perché poco liquido). Gli ETF azionari ed obbligazionari di questo sono scelti da un team di gestione di Xtrackers, di conseguenza il TER di questo ETF è piuttosto elevato, 0,70%. Le performances sono simili a quelle di un lifestrategy 60. Essendo gli ETF selezionati pubblici abbiamo potuto farci un'idea della strategia e ci sentiamo di affermare che è di buona qualità. L'investimento segue l'approccio multifattore di Fama e French, accoppiando ad investimenti più "classici" altri con maggiore volatilità e rendimento atteso, come small cap e azioni value.

I pro e i contro sono i medesimi dei lifestrategy.

I Robo Advisor

Sconsigliamo l'utilizzo di robo advisor, non troviamo necessario pagare oltre l'1/1,5% di commissioni (ricordiamo che cè anche l'IVA) annue. La maggior parte degli investitori è assolutamente in grado di informarsi quel tanto che basta per scegliere 2/3 ETF per farsi un PAC, spendendo tranquillamente lo 0,0X% annuo.

La performance di un semplice PAC su azionario globale + titoli di stato è assolutamente ottima sul lungo termine, in grado di surclassare gestori attivi e il loro "team di esperti" che fanno continuamente allocazione tattica e strategica, nel tentativo di prevedere i trend.

Strategie miste

Alcune strategie prevedono di accumulare su asset specifici

  • Strategia ad accumulo su asset rischiosi: ad esempio potresti fare PIC su titoli obbligazionari ed utilizzare le cedole ricevute per fare PAC su un asset più rischioso e volatile, come un ETF Momentum o Nasdaq. E' una strategia difensiva e adatta solo a capitali importanti, tuttavia si è dimostrata molto efficiente in rapporto rischio/rendimento, in quanto si combina un core di titoli che rimborsano il capitale a scadenza e la crescita composta di un azionario dinamico acquistato senza immettere nuovo capitale. L'acquisto a PAC garantisce inoltre una minore volatilità grazie al meccanismo per cui quando scende si compra di più e quando sale meno.
  • Strategia ad accumulo su asset difensivi: al contrario potresti fare PIC su ETF azionari a distribuzione ed utilizzare i dividendi per comprare obbligazioni a PAC. Questo ti garantisce una riduzione del rischio dell'investimento con l'andare del tempo man mano che accumuli in asset più "sicuri". Anche questa strategia è idonea per capitali elevati, ma non lo è per investitori con un profilo di rischio basso, in quanto prevede un iniziale investimento molto azionario.

Un'ultima "strategia" che potresti adottare è la seguente: Ipotizza di avere già un portafoglio con diversi strumenti e ben diversificato, regolarmente immetti nuovo capitale a value averaging per riportare i pesi al loro "target" ed accumulare lentamente un bel patrimonio. E' una situazione molto comune, soprattutto tra investitori con un minimo di esperienza. Potresti approfittare di eventuali PAC automatici o promozioni per comprare a costo zero le quote di alcuni ETF che già utilizzi, andando avanti ad acquistare manualmente gli altri. Questa strategia può fare risparmiare qualcosa di commissioni ma bisogna prestare attenzione a non foraggiare eccessivamente gli ETF gratuiti, si rischierebbe di avere un portafoglio sbilanciato.

Quest'ultimo esempio vale per lo più per broker online e SIM, difficilmente le banche hanno promozioni, PAC gratuiti e simili. (A parte rare eccezioni, magari degli sconti per i nuovi arrivati per qualche tempo, ma di certo non fanno riferimento ad un operatività specifica e non sono lifetime). Questo perché il business model di Broker e SIM è fortemente incentrato sugli investimenti, pertanto sono più competitivi.