In questo articolo

  • L'investitore Intelligente
  • Critiche al libro
  • Un approccio moderno

L'Investitore intelligente: che lezioni possiamo trarre dal celebre libro

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Financedrip
04 Marzo 2024
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L'investitore intelligente

Che lezioni possiamo trarne

L'investitore Intelligente

L'investitore intelligente è un concetto introdotto da Benjamin Graham nel suo celebre libro "The Intelligent Investor", pubblicato per la prima volta nel 1949. Graham è considerato uno dei padri dell'analisi fondamentale e della gestione del rischio nell'ambito degli investimenti finanziari.

Un investitore intelligente, secondo Graham, è colui che adotta un approccio razionale e disciplinato agli investimenti, basato su principi solidi di analisi e gestione del rischio. Ecco alcuni dei principi chiave che caratterizzano l'investitore intelligente:

  1. Investimento vs. speculazione: Graham distingue tra investimento e speculazione. L'investimento, secondo lui, è l'attività che implica l'analisi fondamentale approfondita di un'azienda e l'acquisto di azioni quando il loro prezzo è inferiore al loro valore intrinseco, con l'obiettivo di ottenere un rendimento a lungo termine. La speculazione, d'altra parte, è l'attività che si basa su previsioni di mercato a breve termine o su movimenti dei prezzi senza una base fondamentale solida.
  2. Sicurezza marginale: Graham sottolinea l'importanza di investire con un margine di sicurezza, cioè acquistare azioni a un prezzo inferiore al loro valore intrinseco per proteggersi da fluttuazioni di mercato e da eventi imprevisti.
  3. Analisi fondamentale: Graham enfatizza l'importanza dell'analisi fondamentale nel valutare le opportunità di investimento. Ciò include l'esame delle performance finanziarie, dei bilanci, delle prospettive di crescita e della gestione dell'azienda per determinare il vero valore di un'azione. Ne abbiamo parlato in questo articolo: Value investing, in cosa consiste e come si investe nelle aziende di valore
  4. Diversificazione: Graham consiglia agli investitori di diversificare il loro portafoglio per ridurre il rischio. La diversificazione può essere ottenuta investendo in una varietà di aziende, settori e classi di attività.
  5. Investimento passivo: Graham suggerisce che la maggior parte degli investitori dovrebbe adottare un approccio di investimento passivo, focalizzato sull'acquisto e sul mantenimento di azioni di aziende solide a lungo termine, anziché cerc
  6. are di "sconfiggere" il mercato attraverso la speculazione o l'attività di trading frequente.
In sintesi, l'investitore intelligente è colui che prende decisioni di investimento ponderate e basate su una solida analisi fondamentale, piuttosto che reagire impulsivamente ai movimenti di mercato.

L'obiettivo principale è quello di proteggere il capitale e ottenere un rendimento sostenibile a lungo termine.

Critiche al libro

Molti dei principi e dei concetti presentati in "The Intelligent Investor" sono ancora ampiamente applicabili oggi e costituiscono una base solida per gli investitori. E' però bene considerare che il libro è stato scritto molti anni fa, durante i quali:

  • Diversi mercati europei erano ancora acerbi (ancor peggio i mercati in via di sviluppo).
  • Non esistevano gli ETF, siamo sicuri sarebbero stati materia di interesse per il libro.
  • I governativi con rating elevato (treasury) avevano rendimenti che oggi considereremmo straordinari, il che spiega come nel libro sia suggerita un importante esposizione ai titoli di stato.
  • Sebbene Graham non abbia negato l'idea di efficienza del mercato, alcuni investitori moderni potrebbero discutere se il mercato sia davvero irrazionale e inefficiente come suggerisce Graham. L'ipotesi di mercato efficiente sostiene che i prezzi dei titoli riflettano tutte le informazioni disponibili, rendendo difficile per gli investitori ottenere profitti superiori alla media. 

Possiamo immaginarci che se Graham fosse vissuto ai giorni nostri, avrebbe avuto un approccio leggermente diverso agli investimenti, almeno per quanto concerne la diversificazione di azioni ed obbligazioni e l'utilizzo di ETFAlcuni studi suggeriscono che l'informatizzazione e la velocità di diffusione delle informazioni abbiano reso i mercati più efficienti.

Inoltre, in un mondo in cui gli ETF non esistono, è evidentemente molto complesso diversificare su paesi emergenti / obbligazioni speculative, motivo in più per cui sono sconsigliati dal celebre investitore.

Un approccio moderno

Ipotizziamo come potrebbe essere un portafoglio moderno "Graham compliant" nel 2024, iniziando dai 5 principi espressi ad inizio articolo. Il tutto ipotizzando di non dover essere analisti e fare stock picking.

  1. Investire e non fare trading: ciò implica un approccio buy & hold di lungo termine. Si eviteranno quindi asset estremamente concentrati o speculativi, come indici tematici e criptovalute.
  2. Sicurezza marginale: potremmo definire come sicurezza marginale il cercare di evitare l'acquisto di indici con un rapporto prezzo utili molto elevato. In periodi di forte bull market si potrebbe valutare preferibile l'investimento in settori o aree geografiche con fondamentali più solidi e prezzi più interessanti. Considerando che la liquidità è remunerata molto bene, si potrebbe anche valutare un cuscinetto da investire in caso di calo repentino dei prezzi.
  3. Analisi fondamentale: complessa da seguire come investitori in azioni, lo stock picking d'altronde per molti è un mestiere. Gli ETF in questo possono aiutare grazie al factor investing. Graham prediligeva l'investimento in large cap di paesi sviluppati, con particolare attenzione ad aziende di qualità e prezzi interessanti. Nel 2024 potremmo venire incontro a queste necessità con indici quality e value, possibilmente in tandem per beneficiare della diversificazione. Si può fare analisi fondamentale anche sulle obbligazioni, prediligendo emittenti solidi (alto rating) e scadenze intermedie, così da evitare forti picchi di volatilità.
  4. Diversificazione: questo è il più facile, usare ETF e badare a non sovraesporre eccessivamente i sottostanti può essere sufficiente. Sicuramente sarebbe molto più efficiente di quanto poteva fare Graham ai suoi tempi.
  5. Investimento passivo: qui ci ricolleghiamo al primo punto, ovvero tenere le posizioni a lungo senza eccedere in attività di compravendita.

Un portafoglio molto semplice che segue questi principi potrebbe essere il seguente:

Questo portafoglio difensivo abbina un quality dividend (filtro qualitativo ed aziende che distribuiscono dividendi in crescita, quindi con caratteristiche antinflattive), un world value con aziende dal prezzo conveniente ed un semplice europeo, molto diversificato e in grado di bilanciare efficacemente regioni e settori, riducendo il rischio specifico e sistemico.

Il rischio valutario e la volatilità sono tenuti sotto controllo anche grazie alla scelta di obbligazioni ad alto merito creditizio, molto liquide, in euro e con duration non elevata. I treasury medio-lunghi (ma non troppo) fungono da bilanciere dell'azionario ed offrono un rendimento atteso superiore all'obbligazionario europeo.