In questo articolo

  • Cos'è un ETF obbligazionario, differenze con obbligazioni
  • Quando preferire l'uno o l'altro?
  • Casi pratici!

ETF obbligazionari, come utilizzarli nel portafoglio con esempi

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Financedrip
18 Novembre 2023
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ETF obbligazionari

Come funzionano? Quando preferirli alle obbligazioni?

Cos'è un ETF obbligazionario, differenze con obbligazioni

Gli ETF obbligazionari sono strumenti finanziari che offrono agli investitori un modo efficiente per investire in un portafoglio diversificato di obbligazioni attraverso una struttura simile a quella di un fondo comune di investimento, ma che è scambiato in borsa come una singola azione.

Per capire come funzionano gli ETF obbligazionari è importante conoscere le obbligazioni, qui la guida completa di financedrip!

Vediamo ora le differenze principali tra un ETF obbligazionario ed un obbligazione

  • StrutturaGli ETF obbligazionari sono fondi che cercano di replicare le prestazioni di un indice di riferimento specifico composto da obbligazioni. Questo indice può rappresentare diverse tipologie di obbligazioni, come governative, societarie o municipalizzate, con varie scadenze e rating di credito. Gli ETF obbligazionari contengono un portafoglio di obbligazioni che cerca di imitare l'andamento dell'indice sottostante.
  • DiversificazioneUno dei vantaggi degli ETF obbligazionari è la diversificazione incorporata. Gli ETF contengono una vasta gamma di obbligazioni all'interno del loro portafoglio, riducendo il rischio associato a un singolo emittente o a una singola obbligazione. Questa diversificazione aiuta a mitigare il rischio di default di un emittente. Questo aspetto è di fondamentale importanza non solo per chi ha bassi capitali, ma per l'acquisto di obbligazioni high yield e di paesi emergenti.
  • Prezzo di mercatoIl prezzo di un ETF obbligazionario è determinato dal mercato in base all'offerta e alla domanda, proprio come per le obbligazioni. Questo prezzo può variare rispetto al valore patrimoniale netto (NAV) dell'ETF, che rappresenta il valore totale delle attività dell'ETF diviso per il numero di quote in circolazione. Sia l'ETF che l'obbligazione risentono della variazione dei tassi d'interesse sia della volatilità di mercato.
  • Negoziazione: Gli ETF obbligazionari sono negoziati in borsa come azioni, consentendo agli investitori di acquistare e vendere facilmente durante l'orario di trading. Le obbligazioni tradizionali sono solitamente acquistate sul mercato primario e poi possono essere negoziate sul mercato secondario, ma questa negoziazione può essere meno immediata. Gli ETF sono nella maggior parte dei casi più liquidi delle obbligazioni.
  • Trasparenza: Gli ETF obbligazionari forniscono informazioni non sempre esaustive sulle obbligazioni incluse nel loro portafoglio e sull'indice di riferimento.
  • Tassazione: Gli ETF obbligazionari NON possono in alcun modo compensare le minusvalenze da ETF. Le obbligazioni acquistate sotto la pari (a meno di 100) sì. Questo rende le obbligazioni fiscalmente più efficienti in un portafoglio composto prevalentemente da ETF. Se l'ETF contiene titoli di stato in white list, anche questi proventi saranno tassati al 12,5%, cedole incluse.
  • Commissioni e costi: Gli ETF obbligazionari generalmente sono più economici in sede di compravendita, spesso è anche possibile trovarne in promo o con commissioni ridotte, tuttavia hanno un TER di gestione. Normalmente il TER è basso per i titoli di stato ed elevato per high yield ed obbligazioni emergenti. Le obbligazioni tradizionali possono comportare commissioni di negoziazione più elevate a seconda della borsa e dell'intermediario, ma non hanno spese di gestione. 
  • Scadenza: Quando un obbligazione contenuta in un ETF scade, l'emittente userà i fondi per comprarne una nuova. L'ETF pertanto non scade mai, a differenza dell'obbligazione che a scadenza ti rimborsa. Questo comporta sia un aspetto positivo che negativo: il primo è più facile da gestire, non dovendo spostarti da un obbligazione ad un altra ogni X anni (scadenza), la seconda è molto pratica per spese pianificate, in quanto sai per certo che ad una data definita avrai il capitale.
Se vuoi sapere tutto sulle obbligazioni, consulta la guida completa!

Quando preferire l'uno o l'altro?

La risposta è ovviamente dipende dalle proprie esigenze, ETF obbligazionari ed obbligazioni infatti sono molto diversi.

Utilizzi per il quale sono preferibili le obbligazioni nella maggior parte dei casi

  • Spese previste entro una data: Grazie al rimborso del capitale. L'ETF oscilla all'infinito e non hai garanzia di recuperare il capitale versato.
  • Presenza di minusvalenze: A scadenza, la differenza tra prezzo e rimborso può compensare minusvalenze e ridurre il capital gain.
  • Elevato capitale: Massima flessibilità di scelta, elevato controllo di emittenti, rendimenti e costi di gestione nulli.
  • Controllo della volatilità: Potendo scegliere sia la scadenza che il rating, inoltre le obbligazioni sono meno volatili man mano che la scadenza si avvicina.

    Utilizzi per il quale sono preferibili ETF obbligazionari nella maggior parte dei casi

    • Obbligazioni high yield: E' molto rischioso acquistare singole obbligazioni ad alto rischio, la diversificazione è importante per evitare che il fallimento di uno o più emittenti possa ridurre i rendimenti.
    • Obbligazioni in valuta estera: Se acquisti un obbligazione in valuta straniera (es. USD) se alla scadenza e rimborso il dollaro si è deprezzato, rischi di ottenere una perdita. L'ETF non scade quindi puoi tenerlo all'infinito ad accumulare cedole fintanto che il cambio è sfavorevole.
    • Basso capitale: Con pochi soldi non è possibile diversificare efficacemente con obbligazioni singole, essendo il taglio minimo da 1000 o superiori.
    • Nessuna target date: Se acquisti obbligazioni col solo scopo di ridurre la volatilità, senza nessuna spesa prevista, non trai utilità dalla scadenza. Avere comunque qualche obbligazione può aiutare a compensare qualche minus in fase di ribilanciamento del portafoglio, dovessero occorrere. Ricordo che è comunque sempre più efficiente ribilanciare con nuova liquidità.

    Casi pratici!

    Nella guida completa trovi tutto quello che cé da sapere sulle obbligazioni, quindi questo spazio lo dedicheremo a degli esempi di portafogli molto semplici con ETF obbligazionari ed obbligazioni! La parte azionaria per semplicità sarà sempre la stessa, un ETF World, uno europeo ed uno sui paesi emergenti. Speriamo possano esserti utili come spunto di riflessione.

    In tutti i portafogli il rischio valutario è controllato.

    Portafoglio 1: portafoglio molto piccolo bilanciato 60/40 per il lungo termine, semplice da gestire


    Portafoglio 2: portafoglio medio bilanciato 60/40 per il lungo termine, ma qualche minus da recuperare entro il 2026



    Portafoglio 3: portafoglio medio bilanciato-difensivo 40/60 con strategia bond laddering per avere continuamente capitale fresco da reinvestire e/o per  ribilanciare

    Portafoglio 4: portafoglio grande bilanciato 60/40, obbligazioni europee singole, mentre in valuta straniera e high yield etf

    Portafoglio 5: portafoglio grande difensivo 20/80 con focus cedola elevata, durata lunga

    Portafoglio 6: Portafoglio medio aggressivo 80/20, dove si ricerca la massima diversificazione con il minimo numero di posizioni obbligazionarie e massima contrapposizione alle stocks (governative)