In questo articolo

  • Le pensioni in Italia
  • La previdenza complementare
  • I benefici fiscali
  • Rendita fondo pensione e riscatti anticipati
  • Consigli

Rendita fondo pensione: rendimento ed benefici fiscali

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Financedrip
14 Aprile 2024
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Rendita fondo pensione

Rendimenti ed agevolazioni fiscali

Le pensioni in Italia

La situazione delle pensioni in Italia è stata oggetto di molte riforme negli ultimi decenni, con l’obiettivo di controllare la spesa, consolidare la previdenza complementare e garantire una maggiore flessibilità di uscita dal mondo del lavoro. La riduzione dell’importo degli assegni mensili ha reso difficile per i pensionati mantenere uno stile di vita adeguato. Inoltre, l’innalzamento dell’età pensionabile ha costretto molte persone a lavorare più a lungo del previsto

Questo ha creato una situazione in cui i lavoratori più anziani sono costretti a competere con i giovani per posti di lavoro, rendendo ancora più difficile trovare un lavoro per i giovani. 

Nel 2024, il governo italiano dovrebbe definire insieme alle parti sociali una vera riforma organica della previdenza con l’obiettivo di avviarla operativamente nel 2024, prevedendo magari anche una nuova fase di “silenzio-assenso” per la destinazione del Tfr ai fondi pensione.

E' cosa nota che i lavoratori stanno versando per pagare le pensioni dei pensionati di oggi, in quanto il sistema è insostenibile e non è possibile costruire un tesoretto per le prossime generazioni di pensionati (obiettivo originale dell'INPS). La forte denatalità rende il divario tra lavoratori e pensionati sempre più alto, aggravando il peso della previdenza sulle casse di uno stato sempre più indebitato.

Un giovane lavoratore nel 2023 ha ben poche garanzie di ricevere una pensione adeguata e potrebbe essere costretto a lavorare fino ai 70 anni.

La previdenza complementare

I fondi pensione privati sono uno strumento di risparmio a lungo termine che hanno come obiettivo principale l’integrazione pensionistica. Sono costituiti da casse che raccolgono e investono in modo sicuro gli importi di denaro che il lavoratore decide autonomamente di versare durante gli anni di servizio per un determinato periodo di tempo, fino al raggiungimento della pensione.

L’adesione a un fondo pensione privato è una scelta libera del lavoratore e non è obbligatoria. Il suo funzionamento è simile alla pensione standard che il lavoratore percepisce, ma la contribuzione versata durante l’attività lavorativa verrà erogata solo una volta che siano maturati i requisiti per la pensione.

I fondi pensione aperti possono essere costituiti da banche, imprese assicurative, SIM - società di intermediazione mobiliare o SGR - società di gestione del risparmio. Chiunque può aderirvi, indipendentemente dalla propria categoria lavorativa di appartenenza, compresi i non lavoratori o i fiscalmente a carico. Inoltre, sono appunto “aperti” sia alle adesioni individuali, sia alle adesioni collettive (quelle conseguenti a specifici accordi con il datore di lavoro o le rappresentanze sindacali). I PIP - piani individuali pensionistici possono essere istituiti esclusivamente da imprese assicurative e accettano esclusivamente adesioni di tipo individuale.

Chiunque può aderire ad un fondo pensione aperto, tuttavia l'offerta è molto ampia e ti suggeriamo di valutare attentamente le condizioni prima di aderirvi, ve ne sono di ottimi ma anche di eccessivamente costosi.

Un grande vantaggio dei fondi pensione aperti è che puoi trovare delle linee di investimento molto aggressive (azionarie), difficilmente offerte dai fondi chiusi.

I fondi pensione chiusi sono istituiti da accordi o contratti collettivi di lavoro e ammettono solo adesioni in forma collettiva dei lavoratori a cui i contratti o accordi collettivi istitutivi dei fondi stessi fanno capo. Questi vengono anche chiamati fondi di categoria, ad esempio: il fondo fon.te è per i lavoratori del commercio e del turismo, il fondo fonchim è per i lavoratori dell'industria chimica e farmaceutica, il fondo cometa è per i lavoratori dell'industria metalmeccanica ecc..

Questi fondi spesso hanno spese molto basse, inoltre prevedono un versamento addizionale da parte del datore di lavoro a fronte di un versamento minimo da parte del lavoratore. Questo equivale ad un aumento di stipendio, in quanto il lavoratore beneficierà dei versamenti aggiuntivi nel proprio fondo pensione. 

I fondi pensione chiudi sono interessanti per via del versamento aggiuntivo che puoi ottenere, verifica insieme al commercialista se puoi aderire ad un fondo di categoria, ed il versamento minimo per ottenere il "bonus" del datore di lavoro

I benefici fiscali

La difficile situazione delle pensioni non è una novità, è un problema noto da tempo. Lo stato Italiano ha quindi previsto tutta una serie di benefici fiscali per incentivare i cittadini ad aderire ai fondi pensione:

  • I contributi versati sono deducibili dal reddito dichiarato, portando quindi ad una riduzione del reddito imponibile e quindi ad un risparmio sull’IRPEF. L’importo massimo che si può dedurre è di 5164,27 euro all'anno. Questo risparmio è tanto maggiore quanto più è alto lo scaglione IRPEF del lavoratore.
  • Efficientamento del TFR. Se decidi di versare il TFR nel fondo pensione anziché tenerlo in azienda, non avrai solo una maggiore rivalutazione di quel capitale, ma sarai soggetto ad una tassazione inferiore. Il TFR erogato infatti è soggetto alle aliquote IRPEF, mentre il fondo pensione ha una tassazione agevolata.
  • Tassazione agevolata sui rendimenti: i fondi pensione investono i risparmi versati così da ottenere dei rendimenti ed incrementare il tesoretto del lavoratore. La tassazione sui rendimenti del fondo pensione è del 20% anziché del 26% come i normali investimenti.
E' evidente che il fondo pensione ha importanti benefici fiscali, un risparmio immediato grazie alla deduzione del reddito ed una tassazione agevolata sui rendimenti. Inoltre versarci il TFR è garanzia di maggiore rivalutazione del capitale.

Rendita fondo pensione e riscatti anticipati

Una volta raggiunta l'età pensionabile, potrai scegliere tra ottenere subito l'ammontare del fondo oppure lasciarlo alla società ed ottenere in cambio una rendita del fondo pensione perpetua. Se il tuo fondo pensione è di ammontare rilevante potrai scegliere solo la seconda opzione (l'ammontare dipende da diverse variabili, tra cui il sesso).

La tassazione sulla rendita del fondo pensione prevede un’imposta sostitutiva del 15% sui contributi versati dal 1° Gennaio 2007, percentuale che può essere ridotta in funzione dell’anzianità di partecipazione: dopo i 15 anni di versamenti l’aliquota diminuisce dello 0,3% per ogni anno successivo, fino a toccare l’aliquota minima del 9%. Naturalmente, dall’imponibile andranno sottratti gli importi relativi ai rendimenti maturati (sui quali hai già pagato le tasse).

E' quindi importante aprire un fondo pensione il prima possibile così da maturare anzianità, anche se all'inizio i versamenti sono minimi o addirittura nulli. In questo secondo caso ti consigliamo di metterci almeno 1000€ una tantum oppure farci versare il TFR, così da coprire le spese di gestione.

Puoi riscattare anticipatamente parte del capitale versato nel fondo, in questi tre casi:

  • Spese sanitarie straordinarie o per gravi problemi di salute: in questo caso puoi richiedere fino al 75% del fondo pensione, il riscatto sarà tassato come se fosse un eventuale rendita, 15% -0,03% per ogni anno di anzianità oltre il 15°.
  • Ristrutturazione casa: anche in questo caso puoi chiedere fino al 75% e con la medesima tassazione, tuttavia per richiedere anticipo per ristrutturazione devi avere almeno 8 anni di anzianità.
  • Motivazioni varie: in questo caso puoi richiedere fino al 30% e verrai tassato al 23%.

Torna quindi la necessità di aprirlo il prima possibile, spesso infatti viene aperto dai genitori nei confronti dei figli che ancora non lavorano. Specifichiamo che l'anzianità viene mantenuta in caso di spostamento da un fondo pensione ad un altro, non riparte da zero. Il trasferimento è esentasse, tuttavia puoi richiederlo solo se sei stato nel fondo "vecchio" per almeno 2 anni.

Consigli

  • Scegli una linea di investimento che sia congrua con le tue esigenze. Se hai un orizzonte molto lungo ora della pensione una linea aggressiva ti permetterà di accumulare più capitale.
  • Non sei costretto ad aprire un solo fondo pensione, puoi aprirne più d'uno. Siccome quando andrai in pensione non potrai ottenere l'intero ammontare subito se è elevato, una strategia potrebbe essere dividere i versamenti su più fondi, così rimarranno più piccoli e liquidabili. Se puoi aderire ad un fondo pensione di categoria ma lo trovi troppo prudente potresti versarci il minimo per avere il contributo dell'azienda, mettendo il resto su un fondo aperto più aggressivo.
  • Evita i fondi pensione aperti con: costi oltre l'1,5% annuo, commissioni/spese di caricamento, commissioni che non siano il costo di gestione + 10/15€ annui di spese, vincoli di versamento, penali.