In questo articolo

  • Chi è MR RIP
  • Premesse all'analisi
  • Il portafoglio di MR Rip originale
  • Ricostruzione UCITS
  • L'analisi
  • Strategia

Portafoglio di MR RIP: analisi degli investimenti del famoso content creator

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Financedrip
11 Febbraio 2024
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MR RIP

Analisi portafoglio

Chi è MR RIP

MR Rip nasce come blogger, all'interno del suo blog ha condiviso negli anni numerosi articoli e riflessioni, di cui molti incentrati sulla finanza personale e sul suo percorso verso il fire (ritirarsi anticipatamente da lavoro grazie agli investimenti).

Da oltre un anno è un noto Youtuber e content creator. Tra i numerosi argomenti di cui tratta, quelli per cui è maggiormente noto sono finanza e carriera.

MR Rip tiene uno foglio di calcolo pubblicamente accessibile su Google, nel quale traccia spese ed investimenti. Mensilmente pubblica video aggiornamento nel quale mostra le variazioni apportate al documento e le riflessioni circa i flussi di cassa avvenuti.

Premesse all'analisi

Prima di analizzare il portafoglio di MR Rip, alcune doverose premesse:

  • I dati sono presi dal foglio di calcolo pubblicamente accessibile, non abbiamo preso visione del conto titoli di MR Rip.
  • MR Rip acquista anche ETF americani e non UCITS, fondi attualmente non supportati da questa piattaforma. Nel riprodurre il portafoglio abbiamo sostituito questi fondi con dei simili o equivalenti europei armonizzati. Ne consegue che la precisione non sarà del 100%, ciò non è grave ai fini di una generica analisi del portafoglio.
  • MR Rip detiene ETF con copertura valutaria verso il franco svizzero. Essendo lui domiciliato in Svizzera, il franco è la sua valuta di riferimento. Essendo gli investitori su financedrip quasi tutti in eurozona, nella riproduzione abbiamo sostituito i fondi coperti in franchi con altri con copertura valutaria verso l'euro, moneta di riferimento dei nostri utenti.
  • MR Rip nel suo foglio di calcolo include anche azioni singole e "fun money", ovvero investimenti che supponiamo non facciano parte della strategia a lungo termine in ETF. Pertanto li abbiamo esclusi.

Il portafoglio di MR Rip originale

Asset allocation: 75/25

Azionario:

  • 37% Azioni globali
  • 11% high dividend / value USA
  • 11% high dividend / value ex-USA
  • 4% USA quality
  • 4% ex-USA quality
  • 4% USA value small cap
  • 4% ex-USA small cap

Obbligazionario:

  • 7,5% obbligazioni aggregate globali
  • 2,5% obbligazioni aggregate globali hedged
  • 7,5% titoli di stato eurozona
  • 2,5% obbligazioni corporate euro
  • 2,5% obbligazioni corporate alto rendimento hedged
  • 2,5% titoli di stato in dollari paesi emergenti

Ricostruzione UCITS

Non esistendo gli ETF "ex-USA" armonizzati, cerchiamo di rimanere coerenti sfruttando ciò che abbiamo a disposizione.

High dividend e Value: MR Rip assegna a questa categoria un 30% delle azioni (22% su totale pf) di cui agli USA la metà. Per ottenere questo risultato ai fondi VHYL e XDEV affianchiamo un Value USA ed un dividend USA.

Quality: Anche in questo caso agli USA va la metà, per semplicità ed evitare di dover utilizzare un notevole numero di fondi, ad un world quality (con una forte componente statunitense) affianchiamo un quality europeo (quindi che comprende anche UK e svizzera).

Small cap: esiste un USA small cap value, mentre per quanto riguarda "resto del mondo" solo "small" senza "value" abbiamo accoppiato un MSCI Japan small ed un europe small cap.

Rimangono escluse Australia e Canada small cap/value per una percentuale del portafoglio probabilmente irrilevante.

Per quanto riguarda azionario globale ed obbligazioni è stato sufficiente prendere i corrispettivi ETF armonizzati e coperti in euro.

Non abbiamo tenuto conto di acc/dist, è solo un esempio ognuno scelga quello che preferisce.

Risultato:

Obbligazioni:

Azioni:

Il portafoglio UCITS è composto da 16 ETF. Per la maggior parte degli investitori sono molti da gestire e necessitano dell'utilizzo di un broker con commissioni d'acquisto contenute.

L'analisi

Valute:

Nella versione originale abbiamo meno euro e più franco svizzero, ad ogni modo abbiamo un'esposizione principalmente su valute forti. Il rischio di cambio col dollaro è piuttosto alto (metà portafoglio), situazione comune per molti investitori. Trattasi comunque della valuta di riserva mondiale ed inserita all'interno di un portafoglio che di per sé ha molta volatilità, essendo piuttosto aggressivo (75/25). In portafogli aggressivi è frequente caricarsi di un maggior rischio cambio per via dell'ampia diversificazione azionaria globale.

Nazioni, settori e rischio specifico:


Il portafoglio vede come principale paese d'investimento gli USA con un 45%, seguito da Giappone ed Europa.

Prendendo in considerazione le azioni, gli USA rappresentano circa il 60% del totale, poco meno del mercato ma comunque molto esposto al mercato americano. Questa percentuale scende al 45% se si includono le obbligazioni, per una migliore diversificazione complessiva. 

Il settore tecnologico è di gran lunga il più rappresentato, con un 15% del portafoglio (20% considerando la parte azionaria), questo per via del forte peso che hanno i tecnologici negli indici globali e quality. Seguono finanza, industria, beni voluttuari e sanitari, similmente ad un portafoglio a mercato. Praticamente assenti i settori energetico, materiali, pubblica utilità, immobiliare e telecomunicazioni.

Il rischio specifico è ben distribuito, con l'azione più grande (Apple) sotto il 2% del portafoglio. Anche considerando esclusivamente la componente azionaria abbiamo un ampia diversificazione dei titoli.

Costi: TER medio dello 0,22% in linea con molti portafogli di ETF.

Strategia

MR Rip ha preso evidente ispirazione dal three factor model, studio di Fama e French degli anni 90 che mostrava come azioni a bassa capitalizzazione e value avessero un rendimento atteso superiore al resto del mercato.

Uno dei motivi è che azioni value e small cap presentano rischi e volatilità maggiori del resto del mercato, motivo per cui l'investitore può attendersi ritorni maggiori sul lungo termine. Questo a patto di avere un orizzonte temporale molto lungo, in quanto possono attraversare dei periodi di sottoperformance.

L'azionario dividend ha delle correlazioni con quello value, tuttavia ha una minore volatilità e si concentra maggiormente su aziende profittevoli e business maturi. In questo rappresenta una scelta difensiva, così come il quality factor, che va ad eliminare dall'universo investibile aziende con bilanci meno solidi e maggiori livelli di indebitamento.

In sintesi, la strategia azionaria di MR Rip prevede di affiancare ad una base in azionario globale, degli ETF fattoriali. Questi sono scelti sia per cercare di ottenere un rendimento atteso maggiore nel lungo termine, sia per complementarietà nella strategia (ne abbiamo due aggressivi e due più difensivi).

La strategia obbligazionaria di MR Rip è "classica", le obbligazioni governative rappresentano la maggior parte della quota di obbligazioni, seguite da corporate ed una minor quota di high yield. Questo risk-scaling è coerente con la strategia del portafoglio, in quanto si vanno a preferire obbligazioni che forniscano stabilità a fronte di una componente azionaria molto forte.

L'utilizzo dell'hedging va a ridurre ulteriormente il rischio cambio delle obbligazioni, già di per se basso.

Qualora gli ETF siano presi a distribuzione, il portafoglio di MR Rip è in grado di pagare all'investitore almeno un 3% annuo, per via di value, high dividend e high yield.

Il rischio principale del portafoglio è una sottoperformance degli USA o del dollaro