In questo articolo

  • Il covid crash
  • Il crollo in numeri
  • La risposta di governi e banche centrali
  • Com'è proseguito il 2020?
  • Risultati differenziati:
  • Conclusioni

Covid Crash: storia del crollo lampo delle borse di marzo 2020

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Financedrip
31 Gennaio 2024
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Covid Crash

Il crollo lampo del 2020

Il covid crash

Nel corso del 2020, il mercato azionario ha attraversato un periodo di significativa turbolenza dovuto all'espansione della pandemia di COVID-19. La diffusione del virus ha innescato una serie di reazioni a catena che hanno portato a un crollo generalizzato delle quotazioni azionarie in tutto il mondo.

Il timore di un'imminente recessione economica, causata dalle restrizioni legate al COVID-19 e dalla conseguente diminuzione dell'attività economica, ha scatenato un panico da vendita tra gli investitori. Questo ha portato a una rapida liquidazione delle posizioni azionarie, causando una caduta verticale degli indici di mercato.

Il crollo in numeri

Durante il COVID crash del 2020, i principali indici azionari globali hanno subito significative fluttuazioni. Ecco come alcuni dei principali indici sono stati influenzati nel corso di quel periodo:

  • S&P 500 (Stati Uniti): L'indice S&P 500, che rappresenta le 500 principali aziende statunitensi, ha subito un crollo notevole. A metà marzo 2020, l'indice aveva perso circa il 34% rispetto ai massimi raggiunti nel mese di febbraio.
  • Dow Jones Industrial Average (Stati Uniti): Il Dow Jones, che monitora 30 delle principali aziende statunitensi, ha registrato una delle sue peggiori performance nella storia. Nel marzo 2020, il Dow ha subito una perdita di oltre il 20% rispetto ai massimi precedenti.
  • FTSE 100 (Regno Unito): L'indice FTSE 100, rappresentante le 100 principali aziende quotate nel Regno Unito, ha visto un crollo significativo. A marzo 2020, l'indice aveva perso oltre il 30% rispetto agli alti livelli precedenti.
  • Nikkei 225 (Giappone): Anche il Nikkei 225, che segue le prestazioni delle principali aziende giapponesi, ha subito una significativa correzione. Nel marzo 2020, l'indice aveva perso circa il 29% rispetto ai massimi raggiunti all'inizio dell'anno.
  • DAX (Germania): L'indice DAX, che rappresenta le 30 principali aziende quotate in Germania, ha registrato un calo significativo. A marzo 2020, l'indice aveva subito una perdita di oltre il 25% rispetto ai massimi precedenti.

Questi dati riflettono l'ampio impatto del COVID crash sui mercati azionari globali, evidenziando la rapidità con cui gli investitori hanno risposto agli sviluppi legati alla pandemia. 

La risposta di governi e banche centrali

La risposta dei governi e delle banche centrali durante il COVID crash del 2020 è stata senza precedenti in termini di dimensioni e rapidità delle misure adottate per mitigare l'impatto economico della pandemia. Ecco alcuni dei principali interventi e le conseguenze delle loro azioni:

Interventi dei governi:

  • Piani di stimolo fiscale: Numerosi governi hanno implementato massicci piani di stimolo fiscale per sostenere le economie colpite dalla pandemia. Questi piani includevano misure come sussidi per la disoccupazione, aiuti diretti alle famiglie e alle imprese, e investimenti in infrastrutture.
  • Sostegno alle imprese: Molti governi hanno fornito aiuti diretti alle imprese, in particolare a settori fortemente colpiti come il turismo, l'ospitalità e i trasporti. Alcuni paesi hanno anche implementato moratorie sui pagamenti dei debiti aziendali per alleviare la pressione finanziaria sulle imprese.
  • Politiche di protezione del reddito: Per proteggere i cittadini dall'impatto economico della pandemia, molti governi hanno introdotto politiche per garantire il reddito alle famiglie colpite dalla perdita di lavoro o dalla riduzione dell'attività economica.

Interventi delle banche centrali:

  • Tagli dei tassi di interesse: Le banche centrali di tutto il mondo hanno abbassato i tassi di interesse per stimolare l'attività economica e facilitare l'accesso al credito. Alcune banche centrali hanno anche adottato tassi di interesse vicini allo zero o addirittura negativi.
  • Programmi di acquisto di asset: Le banche centrali hanno avviato massicci programmi di acquisto di asset, incluso l'acquisto di titoli di stato e altri strumenti finanziari. Queste azioni hanno contribuito a mantenere la liquidità nei mercati finanziari e a ridurre i tassi di interesse a lungo termine.
  • Sostegno al sistema finanziario: Le banche centrali hanno fornito supporto diretto al sistema finanziario per garantire la stabilità. Ciò includeva l'erogazione di liquidità alle istituzioni finanziarie e la riduzione dei requisiti patrimoniali per stimolare la concessione di prestiti.

Conseguenze:

  1. Stabilizzazione dei mercati finanziari: Gli interventi delle banche centrali hanno contribuito a stabilizzare i mercati finanziari, impedendo il collasso del sistema finanziario.
  2. Ripresa economica: Le misure di stimolo fiscale hanno contribuito a sostenere la ripresa economica, attenuando gli effetti negativi della pandemia sulla produzione e sull'occupazione.
  3. Aumento del debito pubblico: I piani di stimolo fiscale hanno comportato un notevole aumento del debito pubblico in molti paesi. Questo ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sostenibilità fiscale a lungo termine.
  4. Inflazione e tassi di interesse: L'impatto a lungo termine sull'inflazione e sui tassi di interesse è rimasto un tema di dibattito, con alcune preoccupazioni relative a potenziali pressioni inflazionistiche in seguito alla massiccia iniezione di liquidità nei mercati.

Com'è proseguito il 2020?

Il proseguimento delle borse nel 2020 e nel 2021 è stato caratterizzato da una notevole volatilità e da una serie di fattori che hanno influenzato l'andamento dei mercati finanziari. Ecco un riepilogo generale:

Fine del 2020:

Dopo il crollo iniziale del mercato nel primo trimestre del 2020, molte borse globali hanno registrato una significativa ripresa nel secondo trimestre grazie agli interventi delle banche centrali e ai segnali di progressi nella lotta contro la pandemia. A fine 2020, diversi indici azionari avevano recuperato gran parte delle perdite registrate all'inizio dell'anno. La prospettiva di una distribuzione di vaccini contro il COVID-19 ha contribuito a migliorare le aspettative degli investitori.

2021:

Il 2021 ha visto una continuazione della ripresa dei mercati azionari, sebbene con periodi di volatilità legati a sviluppi economici, sanitari e geopolitici. La distribuzione di vaccini e i progressi nella gestione della pandemia hanno alimentato ottimismo riguardo alla ripresa economica.

Tuttavia, ci sono stati anche nuovi sviluppi che hanno influenzato i mercati. La comparsa di varianti del virus e il ritmo di distribuzione dei vaccini sono stati fattori critici. Inoltre, le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, le questioni legate alle politiche monetarie delle banche centrali e le preoccupazioni sulla stabilità economica hanno contribuito alla volatilità.

Risultati differenziati:

Va notato che i risultati hanno variato significativamente tra i diversi settori e regioni. Ad esempio, le azioni tecnologiche hanno continuato a mostrare forza, mentre settori legati a viaggi, turismo e energia hanno avuto prestazioni più variabili in base alle condizioni economiche e sanitarie.

La performance è stata molto eterogenea anche per quanto riguarda i mercati emergenti e mercati sviluppati, coi secondi che sono riusciti a reggere meglio il colpo, crescendo di più nel 2021.

Conclusioni

Complessivamente, le azioni dei governi e delle banche centrali hanno contribuito a prevenire un'ulteriore escalation della crisi e a creare le condizioni per una ripresa economica. Tuttavia, le conseguenze a lungo termine, come l'aumento del debito e le questioni inflazionistiche, sono argomenti di attenzione continua e monitoraggio da parte degli osservatori economici.

Il panico da vendita ha generato un clima di incertezza senza precedenti, portando gli investitori a rivalutare le proprie strategie di investimento e ad adottare approcci più prudenti. Questo periodo ha evidenziato la vulnerabilità dei mercati finanziari a eventi esterni imprevisti e ha sollevato interrogativi sulle connessioni tra salute pubblica ed economia.

La ricerca di una soluzione alla pandemia attraverso lo sviluppo e la distribuzione di vaccini ha contribuito a dissipare gradualmente le preoccupazioni degli investitori.